Quella scia di sangue che dura da oltre un secolo

Il conflitto israelo-palestinese, in corso da oltre un secolo, ha visto la recente escalation di violenza con il massacro di civili e le risposte letali. Le tensioni territoriali e politiche persistono senza soluzione.

Quella scia di sangue che dura da oltre un secolo

Quella scia di sangue che dura da oltre un secolo

Quella cominciata sabato 7 ottobre 2023 con il massacro di centinaia di civili israeliani da parte di Hamas e con la risposta di Israele che a oggi ha ucciso in risposta 36.797 palestinesi è soltanto l’ultima tappa del lunghissimo e sanguinoso conflitto israelo-palestinese, che va avanti di fatto da oltre un secolo. Si tratta di uno scontro che per decenni ha riguardato anche i paesi arabi della regione e che è il risultato di tensioni politiche e rivendicazioni territoriali che nessun negoziato è mai riuscito a risolvere. Da quando, nel novembre del 1947, l’Assemblea generale dell’Onu approvò la risoluzione 181, che prevedeva un piano di ripartizione dei territori della Palestina tra ebrei e palestinesi, non c’è mai più stata una pace vera. Ampie frange della società dell’area non accettavano l’idea che quello che fino a un secolo prima era stato territorio quasi interamente abitato da popolazioni arabe dovesse accogliere uno stato altro. Ne scaturì una lunghissima stagione di guerre aperte e momenti di tensione, arrivata fino a oggi. Quindi l’omicidio di Rabin, nel 1995, e la vittoria del Likud, il principale partito di destra del paese, alle successive elezioni, con Benjamin Netanyahu che da allora è rimasto in carica per buona parte degli ultimi 20 anni sostenuto dal governo più di destra nella storia del paese.