Quarte dosi anti Covid a rilento "Tanti vogliono aspettare l’autunno"

Berti (Asl): "Si parla della possibilità di un vaccino tarato sulle nuove varianti e anche questo incide.. E si nota una rimozione psicologica della pandemia. Eppure abbiamo l’82% di tamponi positivi"

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Le quarte dosi anti Covid non decollano. I numeri che rivela il report delle vaccinazioni, pubblicato dall’Asl Toscana Centro subito dopo le festività pasquali, parlano chiaro. Le fasce di popolazione - gli over 80, gli ospiti delle Rsa e gli ultrasessantenni con fragilità - a cui attualmente è destinata la seconda dose booster non sembrano particolarmente interessate. Le prenotazioni sul portale regionale prenotavaccino procedono al rallentatore e le file all’hub vaccinale Pegaso 2 sono ormai un ricordo di mesi fa.

Secondo il report settimanale, gli over 80 che si sono sottoposti alla quarta dose sono 37 a fronte dei 16.874 che hanno ricevuto la terza. Se poi si scende nella fascia 70-79 anni: in questo caso il richiamo è stato ricevuto da 57 persone (il totale di coloro che ha fatto la terza dose è pari a 19.770). I pratesi fra i 60 e i 69 anni con quarta dose sono 51, quelli fra 50 e 59 anni sono 26, mentre 16 sono quelli fra 40 e 49 anni. Fra i più giovani 15 richiami per i cittadini fra i 30 e i 39 anni, 2 nella fascia 18-29 anni e lo stesso nella fascia 12-17 anni. Una fase che stenta a decollare per una serie di motivi. Non ultimo il fatto che, vista l’alta contagiosità del virus nelle nuove varianti, alcune delle persone che avrebbero diritto al richiamo, secondo le direttive ministeriali, non possono riceverlo per aver contratto il Covid dopo la terza vaccinazione.

"C’è da dire anche che la campagna vaccinale per la quarta dose è iniziata la scorsa settimana – commenta Renzo Berti, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana Centro – Un fenomeno simile si è visto con le terze dosi, perché buon parte della popolazione si è accontenta della seconda dose. A ciò va aggiunta un’altra considerazione: sicuramente sulla scelta di fare o no il richiamo incide anche il fatto che si parla della possibilità di avere un vaccino tarato sulle nuove varianti. Quindi c’è chi preferisce attendere l’autunno". La tendenza a non aderire a questo nuovo step vaccinale può essere frutto pure di una ragione di carattere psicologico, come "la rimozione del problema della pandemia. Eppure, purtroppo, i numeri anche oggi sono alti. In Toscana abbiamo quasi l’82,8% di tamponi positivi tamponi di prima diagnosi. E’ segno che il virus circola in maniera molto forte". Berti continua a lanciare inviti verso coloro che non hanno aderito alla terza inoculazione. "Sarebbe bene che chi non ha provveduto a farlo, vi aderisca. Poi si dovrà capire che cosa succede a settembre per il resto della platea della popolazione. Al momento le indicazioni ministeriali sono di fare un ulteriore richiamo per le fasce di persone maggiormente a rischio individuate negli over 80 e negli over 60 fragili". Ricordiamo che per effettuare il vaccino occorre che siano passati almeno 4 mesi dalla somministrazione della terza dose. Le iniezioni possono essere fatte nell’hub Pegaso 2, dai medici di famiglia, dalle farmacie. I fragili possono essere vaccinati anche nei centri specialistici con cui sono in cura.

Sara Bessi