REDAZIONE PRATO

Promozione svanita per un canestro rotto Riparte la polemica sugli impianti trascurati

Tremenda beffa per la Sibe, eliminata dai playoff. Il ds Scarselli attacca: "Una brutta figura per Prato". E il caso arriva in consiglio

Una stagione incredibile in serie C Gold, conclusa per un evento negativo ancor più incredibile. Non è una barzelletta, ma pura realtà, quanto accaduto in gara 2 di semifinale play off alla Sibe, che si preparava ad ospitare alle Toscanini Gema Montecatini. Un giocatore ospite, durante il riscaldamento, con una schiacciata ha incrinato il tabellone di uno dei canestri. Può capitare. Se non fosse che i canestri delle Toscanini non sono di ultima generazione e quindi cambiare il tabellone e dare il via alla partita, come previsto dal regolamento, è diventato impossibile, con conseguente ko a tavolino ed eliminazione dai play off. Addio sogni di gloria. In fumo il lavoro di anni e gli investimenti fatti, oltre al sogno di toccare la serie B. "Una brutta figura per Prato. Già ci prendevano in giro perché giochiamo nell’impianto più piccolo tra le 15 avversarie del nostro campionato e tra le 16 squadre di C Silver – commenta il ds dei Dragons, Stefano Scarselli -. Quei canestri sono gli stessi di quando sono state inaugurate le Toscanini, più di 25 anni fa. Sono impianti lasciati al loro destino, che le società sportive non gestiscono e dove non possono mettere mano. Anche gli sport in palestra devono avere la loro casa. E le assegnazioni vanno riviste: dividiamo due palestre e mezzo con altre 4 società".

Al danno si è aggiunta poi la beffa, vera cartina tornasole della pochezza, a livello impiantistico, della nostra provincia: "Perdere per un canestro rotto non mi era mai successo. Anni di sacrifici gettati al vento – commenta Marco Pinelli, allenatore della prima squadra -. La situazione è diventata paradossale quando ci siamo messi a cercare un impianto che potesse ospitare la gara entro i confini provinciali, per ovviare al problema del tabellone. Non esiste un altro campo pratese omologato per la C Gold". Questo è solo l’ultimo di una serie di problemi lamentati dai Dragons. Sull’argomento Claudiu Stanasel, vicepresidente del consiglio comunale e consigliere del gruppo Centro Destra, ha presentato ieri una question-time: "Gli impianti sportivi di proprietà del Comune sono diventati un problema strutturale. I regolamenti di assegnazione di Comune e Provincia, che non dialogano e che non consentono un’ottimizzazione degli spazi a disposizione, sono obsoleti – spiega -. Chiediamo all’amministrazione una seria programmazione per riqualificare gli impianti sportivi, che passi da una maggiore interlocuzione con Provincia, Regione e Governo per i fondi nazionali, europei e del Pnrr". In consiglio comunale l’assessore allo sport, Luca Vannucci ha risposto: "Sono d’accordo sul fatto di arrivare a rendere ogni palestra la casa di qualcuno, superando l’attuale commistione fra palestra scolastica e palestra sportiva. Abbiamo aperto un dialogo con la Provincia per arrivare a un regolamento unico sulle assegnazioni degli spazi dei due enti – dice -. Per quanto riguarda le Toscanini, con l’assessore Santi siamo riusciti ad inserire tra i finanziamenti del Pnrr anche i lavori per portare la capienza della palestra fino a 500 spettatori. Sono dispiaciuto per quanto accaduto ai playoff e siamo consapevoli dell’arretratezza di certi impianti. Credo che dotarsi di tutto il necessario spetti a chi organizza la partita, non può essere sempre colpa del Comune, che in ogni caso di fronte a una qualsiasi richiesta esplicita avrebbe provveduto".

L. M.