Prof e bidelli no vax, rischio paralisi. Scatta l’obbligo: in 500 non vanno al lavoro

Previsti cinque giorni di tolleranza: lunedì il vero banco di prova. L’incognita più grande riguarda i supplenti: "Il sistema entrerà in crisi"

Scuola (immagine di repertorio)

Scuola (immagine di repertorio)

Prato, 16 dicembre 2021 -  Il primo giorno dopo l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per il personale della scuola non è passato indenne. Ieri non si sono presentati in classe circa 500 tra insegnanti e appartenenti al personale ata. Un’assenza che le scuole hanno dovuto tamponare con soluzioni estemporanee che non potranno durare a lungo. Le assenze maggiori si sono registrare nelle scuole superiori dove ieri era assente circa il 10% del personale, anche per gli istituti comprensivi non è stata una passeggiata fare fronte ad una percentuale di assenteismo superiore al 5%. Al Convitto Cicognini ieri mattina al suono della campanella mancavano 16 persone, 12 al comprensivo Gandhi solo per fare qualche esempio.  

I problemi veri arriveranno lunedì quando intere classi rischieranno di restare scoperte: ci sono infatti cinque giorni di comporto per mettersi in regola, al termine dei quali i prof no vax non avranno più scuse. Sarà dunque lunedì il vero banco di prova per la scuola pratese e se le premesse sono quelle viste ieri, con oltre 500 assenti, non si annuncia un periodo facile. Intanto già ieri sono partite le prime lettere indirizzate agli irriducibili del vaccino da parte dei dirigenti scolastici, con la richiesta di mettersi in regola o comunque di presentare la documentazione richiesta. "Purtroppo ci sono state numerose assenze e sono partite le prime lettere dei dirigenti: un pre allerta di 5 giorni per dare il tempo di mettersi in regola", conferma Francesco Puggelli presidente della Provincia. "Fatte salve situazioni indiscutibili per motivi di salute, negli altri casi l’adesione alla vaccinazione è un atto necessario prima di tutto utile a salvaguardare se stessi e l’intero sistema, così da mettere in sicurezza lo svolgimento delle lezioni". Puggelli lancia un appello alla responsabilità: "Nella prima fase della pandemia tanti s i lamentavano che non c’erano strumenti di sicurezza, ora che questi strumenti ci sono tutti devono fare la propria parte", continua. "I docenti e il personale ata contrari al vaccino rischiano di mettere in crisi il sistema, il bene dei ragazzi e della scuola dovrebbe venire prima di tutto". Le premesse non sono delle migliori e già ieri c’era chi ha mostrato la volontà di rivolgersi all’avvocato, chi ha chiesto di essere collocato in aspettativa, chi ha presentato certificati medici tentando di allungare i tempi sfruttando ogni minimo pertugio nella maglia del decreto. Il primo giorno di obbligo vaccinale per il personale della scuola dimostra che l’esercito dei no vax e no green pass sarà duro da sconfiggere, con ripercussioni pesanti sulla didattica e sugli studenti già piegati da due anni di pandemia.  

«Non si registrano numeri altissimi di assenze strategiche, ma comunque capaci di creare un danno", conferma l’assessore all’istruzione Ilaria Santi. "La portata del problema si capirà lunedì, le complicazioni arriveranno con le sostituzioni. Non sarà facile trovare personale perché c’è carenzadi insegnanti e comunque si tratta di contratti limitati nel tempo". Sul portale della Regione prenotavaccino.sanita.toscana.it sono aperte le prenotazioni per le categorie a cui è stato esteso l’obbligo vaccinale quindi per il personale della scuola, materne incluse. L’obbligo riguarda l’intero ciclo: prima, seconda e terza dose. Per i docenti che non presenteranno la documentazione richiesta scatterà la sospensione del lavoro - senza la perdita del posto - ma a stipendio zero. Elemento che al momento non sembra scoraggiare i più convinti.  

Silvia Bini