Produzione in calo e ordini fermi: "Difficoltà anche in prospettiva"

Dai dati del Centro Studi di Ctn emerge una flessione del 9,8% nel tessile nel primo trimestre dell’anno

Produzione in calo e ordini fermi: "Difficoltà anche in prospettiva"

Produzione in calo e ordini fermi: "Difficoltà anche in prospettiva"

Crollo della produzione industriale del distretto pratese nel primo trimestre dell’anno in corso e ristagno degli ordinativi. Il segno meno, come risulta dalle rilevazioni del Centro studi di Confindustria Toscana Nord, interessa purtroppo tutti i comparti, anche quelli che negli ultimi altalenanti anni, minati da pandemia, guerre ed alluvione, avevano retto il colpo.

Così il quadro che emerge, "nel confronto con lo stesso trimestre del 2023 non è inaspettato ma severo – afferma la vicepresidente di Ctn Fabia Romagnoli –. Nel confronto con il 1° trimestre dell’anno precedente (peraltro positivo, in linea con quello del 2022), è a quota -7,8%. Il maggior contributo a questo risultato negativo deriva dal -9,8% del tessile, in linea con le prestazioni dello stesso comparto a livello nazionale". Il segno meno, come detto, interessa anche la metalmeccanica (-9%), che include il meccanotessile, e l’abbigliamento-maglieria (-8,3%).

"Solo in parte questi risultati possono essere imputati alle conseguenze dell’alluvione di novembre, anche se questa ha continuato a far sentire i suoi effetti nei mesi successivi e tuttora non può dirsi un capitolo chiuso – cerca di spiegare Romagnoli –. Il problema dell’andamento del tessile a livello nazionale, e anche al di là dei confini italiani, ha vari risvolti, ed è stato al centro della recente assemblea della sezione Sistema moda. Hanno destato interesse i dati relativi ai prodotti di fascia alta, segnati da un eccesso di stoccaggi in corso di allocazione sul mercato: intanto gli ordinativi ristagnano". Un quadro che non rimane racchiuso nei termini dei tre mesi di inizio 2024, ma come conferma Romagnoli "sta condizionando quello in corso". Un andamento, quello del distretto pratese, che si inserisce nel quadro congiunturale delle province di Confindustria Toscana Nord comprendente Lucca e Pistoia. "Il manifatturiero dell’area registra nel 1° trimestre 2024 un livello produttivo con una flessione minima rispetto allo stesso periodo del 2023: -1,2%, come attestano le rilevazioni del Centro studi di Ctn", si legge in una nota stampa. Dati che aprono un leggero spiraglio dal momento che si tratta di "un risultato migliore di quello riportato nel 4° trimestre 2023, che rispetto allo stesso periodo del 2022 si chiuse con un -3,4% condizionato anche dalla disastrosa alluvione che a novembre aveva colpito aree del distretto tessile pratese e vari territori del pistoiese. Il dato negativo del territorio di Ctn nel 1° trimestre 2024 è nettamente più contenuto del -4,6% riportato nello stesso periodo dal manifatturiero nazionale".

Gli effetti dell’alluvione si sono sentiti anche nei mesi successivi, contribuendo a contenere le prestazioni soprattutto della moda, cui si debbono i risultati più negativi (-9,1% rispetto al 1° trimestre 2023). "E’ un quadro molto composito – commenta il presidente di Ctn Daniele Matteini -. Quel che è certo è il valore delle nostre imprese: l’anno scorso le loro prestazioni sono state sensibilmente migliori del dato italiano. Le imprese si stanno battendo bene nei mercati mondiali, investono e sanno sia cogliere le opportunità sia gestire al meglio, limitando i danni, le situazioni critiche. Sono certo che accadrà così anche in questo 2024".

Sa.Be.