
Due appuntamenti nel segno della musica questa sera con la Prato Estate, entrambi alle 21.30 con ingresso libero. Al Giardino Buonamici il concerto dal titolo Step Two a cura di Casotto aTipico e Fabrizia Bettazzi. Step Two nasce dalla volontà di agire per sottrazione, togliendo il più possibile alla massa sonora per estrarre una musica in cui ogni nota ed ogni accento hanno peso e sono necessari. Il contrabbasso ed il sax, due strumenti dalla natura e dal ruolo apparentemente opposti, in questo caso trovano un punto di contatto proprio nel loro limite più evidente: la sostanziale incapacità di suonare accordi, limite che li relega al mondo della melodia. Il nome Step Two è un omaggio a un autore a cui il duo, formato da Giovanni Benvenuti e Francesco Pierotti (nelle foto), è molto debitore, ovvero il sassofonista John Coltrane. In particolare Step rimanda a Giant Steps, uno dei brani più noti e complessi di Coltrane e Two è il numero degli strumenti che lo vanno ad eseguire. Il duo rilegge le proprie esperienze ampliando il repertorio con la rilettura di brani di ogni provenienza, dal jazz allo choro, dal rock ai brani originali.
Alla Scuola di Musica Verdi ci sarà invece la seconda conferenza multimediale dedicata al 1972, anno d’inizio dell’età dell’oro del pop italiano, dal titolo "Impressioni di settembre: alla corte del Prog". Alessio Zipoli questa volta racconterà di come non c’è da stupirsi che i Genesis abbiano trovato in Italia un pubblico particolarmente caloroso e sensibile: da anni erano state avviate sperimentazioni sinfoniche di pop barocco con innesti "hard". La nascita in parallelo delle Premiata Forneria Marconi e del Banco del Mutuo Soccorso avevano sconvolto ogni precedente assetto, dando il via alla stagione trionfale del progressive italiano. La Pfm con Impressioni di settembre era riuscita persino a sfornare una hit, ma la vera consacrazione sareb be avvenuta a Sanremo, proprio nel 1972, quando Ivano Fossati con i suoi Delirium si presentò per la prima volta in pubblico intonando "Jesahel", destinato a divenire una sorta di inno generazionale.