‘Prato com’era’: un successo senza confini

Il secondo volume dedicato alla storia della città esaurito in poche ore. Un edicolante racconta: "C’è chi lo ha cercato anche da Londra"

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"Fra i tanti che mi hanno chiamato per domandarmi se il libro fosse ancora disponibile, c’è stato anche un amico da Londra che è venuto a conoscenza dell’iniziativa con ogni probabilità attraverso i social". L’aneddoto raccontato da Alessio Pollastri, edicolante di Piazza San Francesco, fotografa perfettamente l’exploit del secondo volume di ‘Prato com’era’, scritto da Roberto Baldi, storico collaboratore de La Nazione, e illustrato con le foto dell’archivio Ranfagni. Un grande successo, insomma, anche per questo secondo volume di ‘Prato Com’era’, la cui stampa è stata resa possibile grazie al supporto di Publiacqua e Consiag. Prezioso anche il lavoro svolto da Speed, la concessionaria di pubblicità del nostro gruppo editoriale.

Le copie del libro, regalate ai lettori ieri in abbinamento a La Nazione, sono state esaurite in fretta in ogni edicola del centro storico, e non solo. "I 120 volumi che avevo a disposizione nel corso della mattinata sono finiti in fretta – ha aggiunto Pollastri – A qualcuno ho dovuto dire di ‘no’, in quanto le copie che mi erano rimaste erano state prenotate. Ci sono clienti che mi hanno già chiesto informazioni sulla ristampa".

Lo stesso è accaduto all’edicola di via Ser Lapo Mazzei. "Mi hanno telefonato pure dal Chianti – la testimonianza della titolare Eleonora – Nel corso della mattinata ho visto entrare clienti che non vedevo da una vita, perché attirati dall’uscita del libro. Vorrei però ricordare loro che le edicole sono aperte e lavorano tutto l’anno, non solo in occasione di queste iniziative, e che sarebbe importante sostenerci con costanza. Comunque, è innegabile che ‘Prato com’era’ abbia riscosso un grande successo, tanto è vero che qualcuno del primo volume ha voluto anche la ristampa dopo aver già preso la prima stampa a settembre".

La musica non cambia se ci spostiamo nell’edicola di Piazza del Duomo. "Le 80 copie che mi avevano mandato le ho date via nelle prime ore della mattinata, tanto che ho dovuto prenderne qualcuna in più al supermercato per cercare di soddisfare quanti più clienti possibile", ha sottolineato il gestore Tiziano Massara. "Io ne avevo ben 220: tutte finite", ha affermato invece Maria Rita Forati dell’edicola di Piazza San Marco. Sorride la signora Anna Nardini, lettrice appassionata: "L’idea di realizzare un libro così ben fatto sulla storia della nostra città la reputo splendida. Mi hanno colpito soprattutto le belle immagini in bianco e nero dell’archivio Ranfagni, un vero viaggio nel tempo e nella memoria della nostra città. Specialmente alle persone più in là con l’età fa piacere rivedere certe foto: è come fare un salto all’indietro di tanti anni".

Francesco Bocchini