Prato, 24 ottobre 2024 – Uno spazio per gli anziani malati di Alzheimer ma anche per i familiari che si occupano di loro. A Prato ha inaugurato oggi l’Atelier Alzheimer gestito dalla cooperativa sociale Nomos: uno spazio socializzante, stimolante e sicuro dove le persone affette da demenza cognitiva, seguite da professionisti esperti, possono fare attività educative e ricreative, esercizi per mantenersi attive, senza la presenza di un badante o un familiare. Il servizio è attivo ogni martedì e giovedì mattina (dalle 9 alle 12) al centro Lilt di via Giuseppe Catani 26: vi possono accedere persone che soffrono di demenza, o liberamente o usufruendo dei voucher tramite la Società della Salute.
Ma l'Atelier è pensato anche per dare supporto ai caregivers: sono previste attività anche per loro che hanno come focus il sostegno psicologico e la psicoeducazione ossia sedute cui vengono fornite conoscenze teoriche e pratiche per la gestione del familiare. “I malati di Alzheimer sono al centro delle nostre attività e del nostro impegno, ma non dobbiamo dimenticare anche chi ogni giorno si occupa di loro: noi aiutiamo i caregivers a conoscere la malattia nei suoi vari aspetti, a gestire al meglio le difficoltà e le situazioni che si possono presentare mettendo a disposizione uno psicologo - spiega Gaia Guidotti, vicepresidente Nomos - Non sempre il caregivers è preso in carico in maniera adeguata, invece quando si ha anche fare con una forma di demenza dobbiamo occuparci del benessere di tutta la famiglia. A Prato è un servizio che mancava, siamo felici di inaugurare grazie alla sinergia con un'associazione del territorio molto attiva e conosciuta come Lilt Prato”.
"Quella dell'Atelier Alzheimer è un'attività preziosa a supporto dei malati e delle loro famiglie che vivono quotidianamente il peso che una malattia degenerativa così grave comporta - afferma l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Prato, Sandro Malucchi - Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un boom di nuovi casi di Alzheimer, con costi in aumento per le famiglie. I servizi sono carenti e manca consapevolezza sulla malattia, per questo è' molto importante infatti aiutare i malati attraverso attività con personale esperto, ma anche dare il giusto sostegno ai familiari, che spesso si trovano a dover conciliare la vita di tutti i giorni con i bisogni di chi è reso ogni giorno più debole dalla patologia".
All'inaugurazione erano presenti anche la vicepresidente di Lilt Prato, Maria Nincheri Kunz, e la direttrice della Società della salute di Prato, Lorena Paganelli. Nell'Atelier gli utenti sono seguiti nelle varie attività da un educatore specializzato, da un operatore sanitario e a rotazione da un’ equipe di musicoterapeuti, esperti di pet terapy o di arte terapia, psicologi e un neuropsicologi.