Ponte Lama, il raddoppio ora è più vicino

Autostrade al lavoro sul progetto. Riparte anche la procedura per la terza corsia dell’A11. Viabilità rivoluzionata: ecco come

L’assessore all’urbanistica Valerio Barberis al ponte Lama

L’assessore all’urbanistica Valerio Barberis al ponte Lama

Prato, 27 settembre 2020 -  Il progetto della terza corsia dell’A11 potrebbe sbloccarsi nei prossimi mesi. Dopo un periodo di stop legato alle incertezze nella trattativa col governo sull’eventuale revoca della concessione, adesso i tecnici di Autostrade hanno riavviato un dialogo con quelli del Comune di Prato. All’ufficio lavori pubblici e grandi opere è arrivata la richiesta da parte di Autostrade di poter ottenere il progetto dell’attuale ponte Lama (che collega Prato con Campi Bisenzio), così da gettare le basi per il raddoppio dell’infrastruttura che rappresenta uno dei nodi critici del traffico nella piana. L’ampliamento a quattro corsie del ponte è una delle opere di mitigazione concordate col Comune di Prato per poter dare il via libera alla costruzione della terza corsia sull’A11 da Pistoia a Firenze in entrambi i sensi di marcia.  

Il progetto di raddoppio prevede la realizzazione di un secondo ponte da affiancare a quello attuale, così da eliminare la strozzatura che crea lunghe file nel pomeriggio, soprattutto in direzione Prato. Costi e tempi sono tutti da valutare, ma la decisione di Autostrade di prendere in mano il progetto rappresenta già un primo segnale di prossima ripartenza dell’iter per il cantiere sulla Firenze-mare. La terza corsia dell’A11 è stata più volte oggetto di contestazioni in città, dove si è formato anche un apposito comitato a Cafaggio, che risulta il quartiere più penalizzato dai lavori. Prevedendo una nuova corsia per senso di marcia, infatti, l’autostrada si avvicinerà ulteriormente alle abitazioni. Proprio per questa ragione il Comune ha chiesto nelle opere di mitigazione la presenza di barriere antirumore che facciano da filtro con il traffico autostradale.  

Le novità che la terza corsia dell’A11 porterà con sé comunque non finiscono qui. In città ci sarà una rivisitazione totale dei cavalcavia autostradali. Si parte dal ponte di via delle Fonti che verrà demolito e ricostruito, così da adattarlo alle sei corsie dell’A11. Durante l’intervento, la richiesta del Comune è di prevedere una piccola bretella fra la rotonda di via Berlinguer e via delle Fonti. La rampa sud del cavalcavia di via del Lazzeretto verrà invece spostata in direzione di via Vannucchi e via Schio. In questo modo si libereranno le abitazioni dal passaggio dei veicoli e si migliorerà la sicurezza di pedoni e ciclisti. In via del Ferro verrà ampliato il sottopasso, realizzando accanto anche un accesso ciclopedonale.  

Per quanto riguarda la declassata, non ci si limiterà all’ampliamento del ponte Lama, ma si procederà anche al raddoppio delle corsie nel tratto fra l’accesso al casello di Prato Est e il confine comunale in entrambi i sensi di marcia (adesso c’è una duplice strettoia). Qui verranno previste anche delle barriere antirumore così da proteggere le case che insistono su via dell’Agio a Mezzana accanto al cimitero e al campo sportivo. Addio invece al cavalcavia di via delle Pollative che verrà demolito per lasciare posto a una passerella ciclopedonale. Il sottopasso di via per Iolo verrà allungato e accanto verrà previsto un accesso ciclabile, mentre il cavalcavia di via Traversa delle Caserane verrà demolito e ricostruito. Anche qui l’idea è di vietarlo alle auto, riservandolo a bici e pedoni. Infine via Roma. Il sottopasso verrà allungato e il Comune chiede la previsione di un marciapiede. Per le barriere antirumore la richiesta è quella di usarne una tipologia specifica: quella già utilizzata sull’A1 per i tratti di rilevanza paesaggistica.  

Stefano De Biase