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«Poliziotti in bicicletta, un successo». Ora gli agenti saliranno sui bus

Sospeso il servizio degli agenti in bici, riprenderà in primavera. ‘Ma la vigilanza continua’

Una delle pattuglie di agenti in bicicletta a Prato

Prato, 24 novembre 2017 - «L'esperimento delle pattuglie in bicicletta ha portato buoni risultati. Sospendiamo per i mesi invernali il servizio, che però riprenderemo in primavera. E’ stata un’attività che ha portato un controllo capillare del territorio, in particolare sulle piste ciclabili e su alcune strade del centro storico non facilmente raggiungibili con altri mezzi». Andrea Belelli, dirigente del reparto Volanti della questura di Prato, traccia il bilancio di questi mesi di esperienza che ha messo in campo pattuglie di agenti in bicicletta per controllare il centro storico e le piste ciclabili cittadine.

Il servizio è stato promosso dalla questura di Prato (sperimentato anche a Roma, Milano, Napoli e Vicenza) ed è stato possibile grazie alla buona risposta arrivata da parte di alcune realtà cittadine: è partito grazie anche alla collaborazione di Confesercenti, i cui negozi associati Campione e Tredici hanno messo a disposizione tre biciclette da corsa con caschi omologati. Pattuglie riconoscibili perché le bici sono state listate con i colori della polizia di Stato e in sella agenti in divisa. Questo servizio ci ha permesso di mettere a segno un paio di arresti e di presidiare con maggiore attenzione alcune parti della città - prosegue ancora Belelli - raggiungibili meglio con le due ruote piuttosto che con le auto delle Volanti». Nel mirino dei circa 25 poliziotti che si sono alternati, due per volta, nelle turnazioni di mattina, pomeriggio e sera, sono finite le aree dello spaccio di sostanze stupefacenti con più rapidi ed efficienti controlli su pusher e su tossicodipendenti. Non solo: sono stati sventati scippi e la presenza delle pattuglie ha sicuramente ha avuto un effetto deterrente nei confronti della microcriminalità. «Abbiamo sospeso il servizio perché le ore di luce in inverno sono ridotte - aggiunge Belelli - ma non per questo intendiamo abbassare la guardia. Abbiamo altri progetti in ponte per diversificare, si può dire, l’offerta di controllo del territorio». Il modello delle pattuglie sulle due ruote - oltre a quelle della Squadra mobile dei «falchi» in sella alle moto - sarà esportato ed il capo delle Volanti sta pensando di mettere a punto, insieme ad altre forze dell’ordine, nuove forme di vigilanza in città. Ovviamente se le bici saranno riposte in garage, o meglio nell’androne della questura per abbellire gli ambienti, gli agenti saranno ridistribuiti in altri servizi delle Volanti.

«Abbiamo diverse idee al vaglio - conclude Belelli - e l’ipotesi più probabile è quella di fare vigilanza alle fermate dei bus e magari salire anche sugli stessi mezzi. Ovviamente saremo sempre in divisa e ben riconoscibili dai cittadini. Vogliamo essere il più possibile vicino alla gente e presidiare luoghi non facilmente raggiungibili. Invitiamo i cittadini a continuare a segnalare situazioni particolari e sospette. La collaborazione è fondamentale per controllare meglio il territorio e potenziare la sicurezza».

Sara Bessi