Pellegrinaio Novo, l’assalto degli over 40 "In coda per vaccinarmi il prima possibile"

Ieri primo ‘open day’ senza prenotazione riservato agli ultraquarantenni. Caos e lunghe file fin dalla mattina: più rassegnazione che rabbia

Ore 13.50: mancano ancora 10 minuti all’inizio delle vaccinazioni al Pellegrinaio Novo per l’open day voluto dalla Regione per dare agli over 40 la possibilità di farsi somministrare la prima dose di AstraZeneca senza bisogno di prenotazione on line. In coda in via Dolce de’ Mazzamuti ci sono già 180 persone, alcune delle quali arrivate alle 10.30 del mattino, con oltre tre ore di anticipo rispetto all’apertura delle porte in piazza dell’Ospedale pur di assicurarsi il siero. In contemporanea, sul lato opposto della carreggiata decine di automobili in fila nel consueto ingorgo che si crea da piazza Cardinale Niccolò fino a Porta Leone in concomitanza con l’uscita da scuola degli studenti di San Niccolò. Nel senso di marcia opposto l’autobus è incastrato nella corsia preferenziale fra auto parcheggiate in doppia fila (i parcheggi a disposizione sono quattro, di cui due riservati ai disabili) e lo slalom da effettuare fra le persone in coda per il vaccino.

Questa immagine, da sola, è sufficiente per spiegare il caos che si è vissuto ieri a ora di pranzo nelle vicinanze dell’hub vaccinale di piazza dell’Ospedale. I volontari delle associazioni hanno cercato di limitare al massimo il disagio per chi era in attesa facendo entrare già dalle 13 le persone all’interno del Pellegrinaio Novo. Un modo per ridurre il numero di pratesi in attesa in fila indiana in una coda che arrivava fino in via Santa Caterina. Fra le persone comunque, almeno fino alla prima ora di attesa in via Dolce de’ Mazzamuti, non c’era rabbia ma la consapevolezza di doversi mettere l’anima in pace e trascorrere un pomeriggio in coda, visto che non avevano prenotato. Come detto, qualcuno pur di essere fra i primi della lista è arrivato in piazza dell’Ospedale alle 10.30. "Mi hanno detto che era troppo presto e sarei dovuto tornare più tardi" racconta uno dei primi a farsi vaccinare per l’open day. "Io però non gli ho dato ascolto e sono rimasto in fila. E’ stata lunga, ma ho avuto la certezza di farmi vaccinare". In via Dolce de’ Mazzamuti c’erano in fila persone di tutte le età, ma per lo più 40enni e 50enni. "Quando ho provato a prenotare on line le dosi erano già tutte esaurite – racconta un uomo sulla quarantina – . Così mi sono detto: mi presento all’open day e spero di rientrare fra i vaccinati". Quest’ultima, cioè quella di non rientrare fra i 198 aventi diritto alla dose, era la preoccupazione principale delle persone in coda. Tanto che ciclicamente arrivava qualcuno a fare la conta dei pratesi in fila per capire l’evolversi della situazione.

Ben presto, intorno alle 14.30, la lista d’attesa già superava le 200 persone. Ma nonostante questo in molti hanno deciso di restare lo stesso per ore in fila, nella speranza che il numero di dosi di AstraZeneca potesse aumentare col trascorrere del pomeriggio. Altri invece si sono fatti scoraggiare dalla maxi fila, ripromettendosi di provare nei prossimi giorni fra Centro Pegaso e Pellegrinaio Novo (oggi ci saranno 209 dosi a disposizione all’ex Creaf dalle 8 alle 19 e 297 in piazza dell’Ospedale dalle 8 alle 22).

"Sono venuto a vaccinarmi oggi perché altrimenti avrei dovuto attendere fine luglio" racconta un’altra persona sulla quarantina che è riuscita a farsi inoculare l’AstraZeneca. "Sia al lavoro che per viaggiare è fondamentale essere vaccinati per tempo. Per non parlare poi della sicurezza personale e di quella dei nostri cari più anziani. Ne è valsa la pena fare più di tre ore di fila".

Stefano De Biase