REDAZIONE PRATO

Pedro Almodovar. Al Pecci tributo al grande regista

Da giovedì rassegna sui primi film a cura di Mabuse. Si parte da "L’indiscreto fascino del peccato". .

Pedro Almodovar. Al Pecci tributo al grande regista

Cinque film per rileggere l’arte e il talento di Pedro Almodovar, maestro indiscusso del cinema e protagonista della rivoluzione culturale spagnola del post Franco. Al cinema Pecci, a cura del Mabuse, cinque pellicole che hanno fatto conoscere Almodovar in tutto il mondo, prima della consacrazione grazie a capolavori come "Tutto su mia madre" e "Parla con lei". Sarà interessante incontrare di nuovo quell’Almodovar giovane, ambizioso, irriverente, dissacrante che però tante volte ha cambiato pelle spaziando nei vari generi cinematografici, dal grottesco al dramma, dal comico al tragico. E spesso all’interno di un unico film. Si comincia giovedì 2 novembre alle 21.15 con "L’indiscreto fascino del peccato" che quarant’anni fa scandalizzava al Festival del cinema di Venezia. Una cantante di nightclub si rifugia nel convento delle "Redentrici umiliate", suore tutt’altro che timorose (una scrive romanzi erotici sotto falso nome). Il secondo titolo è "Che ho fatto io per meritare questo? Protagonista una famiglia insolita e bizzarra, totalmente fuori di testa, una casalinga disperata che accidentalmente ucciderà il marito con un osso di prosciutto. Quanto basta al regista per mettere in scena una commedia noir che fece il giro dei vari festival internazionali (9 novembre ore 21.15). Terzo film "La legge del desiderio" del 1987 con l’attore che è diventato il simbolo del suo cinema, Antonio Banderas. Stavolta trionfano desideri e passioni, in un film definito "un melodramma sui diritti e sui delitti d’amore in chiave omosessuale e paradossale" (16 novembre ore 21.15). Quarto film, quello che lo ha fatto conoscere al grande pubblico: "Donne sull’orlo di una crisi di nervi", un meraviglioso "valzer" al femminile che ha per protagonista una straordinaria Carmen Maura (23 novembre ore 21.15). Infine "Tacchi a spillo" del 1992. Come dimenticare un Miguel Bosè en travesti che si muove sinuoso e conturbante sulle note di "Un anno d’amore"? (30 novembre ore 21.15). Ogni film sarà preceduto da una presentazione a cura del Mabuse. Se, come ama dire da sempre Almodovar "...lo straordinario è la cosa più ordinaria", sarà straordinario rivedere tutto il suo mondo e le sue affascinati creature entrate nella storia del cinema.

Federico Berti