Pd-M5s, adesso scoppia la pace. Accordo per il tunnel al Soccorso

Ufficializzata l’alleanza per le amministrative. I dem: "Primo campo largo in Italia alle comunali". Patto su ambiente, centro pedonale, salario minimo negli appalti pubblici. La Multiutility? "Niente Borsa".

Pd-M5s, adesso scoppia la pace. Accordo per il tunnel al Soccorso

Pd-M5s, adesso scoppia la pace. Accordo per il tunnel al Soccorso

La prima battuta è sul futuro sottopasso al Soccorso, uno dei temi più caldi della campagna elettorale e sul quale ora c’è un accordo. "Nel punto della strozzatura Carmine ci passa tutti i giorni, io ci abito accanto". Sorride Marco Biagioni, segretario del Pd: per lui è una giornata importante, il frutto di un lavoro durato due mesi. Al suo fianco siedono la candidata sindaca Ilaria Bugetti, il coordinatore pentastellato Carmine Maioriello e la capolista grillina Chiara Bartalini. Una volta c’era il centrosinistra, ora è il turno del campo largo. E Prato è il primo laboratorio in Italia per sperimentare un’alleanza Pd-Cinque Stelle alle prossime comunali, parola dei vertici Pd. Per ufficializzare questo matrimonio, proprio nel giorno dello strappo fra Conte e Schlein sulle primarie a Bari, è stato scelto un luogo simbolo: il polo culturale della Campolmi. "Ci ho sempre creduto. Nel movimento abbiamo sempre trovato figure corrette e leali: qui non ci sono in ballo posti o assessorati ma punti di convergenza e principi comuni sull’idea di città futura", dice Biagioni. Divergenze e discussioni non spaventano di certo l’aspirante sindaca visto com’è stata travagliata la sua investitura in casa Pd: "Un momento storico perché si avvicina una forza che è stata tanto tempo all’opposizione – sottolinea Bugetti – È un contributo importante quello dato al programma dai Cinque Stelle perché ci arricchisce di un pezzo. Stare dentro una coalizione è sempre una bella sfida, è un po’ difficile perché richiede una sintesi e la sintesi prevede che ci debba accordare su dei progetti. Siamo abituati anche dentro il Pd a confrontarci con sensibilità diverse".

Il contratto del "matrimonio" prevede una visione condivisa su temi come ambiente, salario minimo negli appalti comunali (sull’esempio di Firenze), la pedonalizzazione del centro storico, il consumo zero del suolo. Come la mettiamo però su quei temi come Multiutility, hub del tessile, aeroporto sui quali hanno fatto le barricate i Cinque Stelle sventolando la bandiera ambientalista? "L’accordo doveva servire per il futuro governo della città, non un qualcosa che ci portasse solo alle elezioni – puntualizza Maioriello – Su alcuni nostri temi identitari si è creata una convergenza, in primis a livello urbanistico: nel programma ora si parla di consumo di suolo -1, che significa non solo smettere usare suolo vergine ma anche recuperare quest’ultimo. Abbiamo trovato una sintesi su temi come aeroporto e la chiusura del ciclo dei rifiuti". Sulla Multiutility l’elemento decisivo è la forma di finanziamento: "Bisogna fare il possibile per trovare finanziamenti che escludano la quotazione in borsa", ricorda Maioriello. Si volta pagina anche sul sottopasso al Soccorso: "Dieci anni fa dicevamo ‘no’ ma il problema è rimasto e bisogna dare una risposta ai cittadini". Come voterà l’elettorato dei Cinque Stelle per sua natura ‘mutevole’? A rispondere è la capolista Bartalini: "Siamo un movimento che non si vede più forza di opposizione ma di governo: sicuramente c’è un cambio di mentalità".

Maria Lardara