
Paura sulla ciclabile. Minacciato con pistola picchiato e rapinato. Via mille euro in contanti
Stava facendo una passeggiata sulla pista ciclabile, fra la pizzeria Passaparola e i giochi dei bambini quando è stato avvicinato da tre uomini, con tutta probabilità magrebini, che lo hanno aggredito. Paura sulla pista ciclabile in viale Galilei lunedì sera, intorno alle 22, quando il giovane, 24 anni, originario dell’Abruzzo, e in vacanza a Prato, è stato minacciato e picchiato dai tre malviventi che poi gli hanno rubato i soldi che aveva nel portafoglio: ben mille euro in contanti.
A raccontare quanto accaduto è stata la stessa vittima che è stata soccorsa dai carabinieri ed finita in ospedale per alcune contusioni riportate nell’aggressione e un leggero trauma cranico. Il giovane ha avuto una prognosi di cinque giorni.
Secondo quanto riferito, il ragazzo, in vacanza a Prato, si era fermato con la macchina lungo viale Galilei decidendo di fare una passeggiata sulla ciclabile per fumare una sigaretta. Mentre camminava, da solo, è stato avvicinato dai tre uomini. Uno ha estratto una pistola e l’ha puntata contro lo sventurato. Non è chiaro se si trattasse di un’arma giocattolo o meno ma lo spavento per la vittima è stato enorme. Uno dei balordi gli ha tirato un pugno in testa e gli altri due gli hanno rubato il portafoglio nel quale teneva la discreta somma di denaro.
I tre – secondo quanto riferito dalla vittima ai carabinieri – parlavano italiano anche se con un accento straniero. I militari dell’Arma fanno sapere che con tutta probabilità si tratta di tre magrebini.
L’uomo è rimasto a terra mentre i tre scappavano. La vittima ha subito chiesto aiuto ai carabinieri. In viale Galilei sono arrivati i carabinieri e dopo è sopraggiunta l’ambulanza del 118 che ha portato il giovane al pronto soccorso dove è stato medicato. Dopo ha sporto denuncia.
I carabinieri si stanno occupando delle indagini per risalire all’identità dei rapinatori. Saranno passate al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Lasciano senza parole le modalità violente usate e soprattutto la pistola, anche se dovesse essere accertato che si tratta di un’arma finta.
L.N.