
Sul posto sono intervenuti i soccorritori della Misericordia allertati dalla centrale operativa del 112
Prato, 8 agosto 2025 – Un rovente pomeriggio di sangue in strada a chiudere la prima settimana di agosto. L’aggressione a un ventenne di nazionalità pakistana è avvenuta intorno alle 14,30 in via Strozzi, ormai più volte scenario di episodi di violenza in cui spesso sono stati usati armi come machete e coltelli. Il fatto è avvenuto sotto gli occhi di passanti e automobilisti, sotto choc per quella violenza così imprevista ed improvvisa.
Secondo una prima ricostruzione della dinamica, il giovane straniero stava uscendo di casa quando sarebbe stato aggredito da due persone, anche esse straniere, molto probabilmente di nazionalità marocchina.
Sembra che l’aggressione sia scaturita per ruggini e discussioni passate, intercorse tra il pakistano e gli altri stranieri. Non è escluso che si tratti di un regolamento di conti o comunque di una situazione da chiarire probabilmente legata allo spaccio delle sostanze stupefacenti. Infatti, il ventenne ha qualche precedente di polizia proprio per spaccio di droga. Si tratta soltanto di un’ipotesi che è al vaglio della polizia di Stato intervenuta prontamente sul posto con due Volanti. Purtroppo quando gli agenti sono giunti in via Strozzi sia i due aggressori sia l’altra persona che era insieme al ventenne ferito a terra in un lago di sangue, si erano dileguati senza lasciare traccia. Il ventenne sarebbe stato colpito con una pesante spranga di ferro e con un grosso coltello, che è stato ritrovato dai poliziotti e posto sotto sequestro. L’aggressione si è consumata sotto gli occhi di diversi testimoni. Stando al racconto di questi ultimi, sarebbe scoppiata una lite tra quattro persone, tutte straniere che poi sarebbe sfociata nel ferimento del ventenne. Il giovane è stato colpito alla schiena e ad una gamba e in altre parti del corpo; ha perso molto sangue ed è stato trasferito con un’ambulanza della Misericordia di Prato al pronto soccorso del Santo Stefano. Il pakistano, giunto in ospedale in codice giallo, è rimasto sempre cosciente ed è stato portato in sala operatoria per le ferite alla schiena e alla gamba. Prima è stato ascoltato dagli agenti della polizia di Stato: a loro ha fornito la sua versione dell’aggressione. Le indagini continuano e sono state affidata alla polizia che sta lavorando per individuare gli aggressori, anche con l’aiuto delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza e le testimonianze raccolte sul posto
Sa.Be.