Paolo Rossi, ciak, ora si gira. Veltroni oggi al Castello

Partono le riprese del docufilm su Rossi: set blindato. Lo scrittore regista presenterà il suo ultimo libro sul caso Moro

Walter Veltroni

Walter Veltroni

Prato, 14 settembre 2021 - Iniziano oggi a Firenze le riprese del docu-film di Walter Veltroni su Paolo Rossi. La pellicola, che l’anno prossimo sarà visibile prima al cinema e poi in televisione, racconterà il Pablito bambino, adolescente e campione del mondo. Per poi fare un focus sugli ultimi anni della sua vita e raccontare anche tutte le testimonianze d’affetto arrivate dopo la sua prematura scomparsa. Le riprese da domani si sposteranno a Prato, dove Veltroni e la sua troupe resteranno fino a venerdì. Tre giorni per raccogliere le testimonianze di chi conosceva Pablito da vicino, da girare nei luoghi del cuore di Rossi: il campo di Santa Lucia, l’uliveta in fondo a via Fucini dove Pablito diede i primi calci al pallone. E poi la chiesa Regina Pacis, il circolo Arci del quartiere e il vecchio campo da calcio del Soccorso dove giocava la storica Ambrosiana. Il set del docu-film sarà blindato. Anzi, dalla produzione arriva un invito a non recarsi nei luoghi dei ciak per evitare di creare problemi con le norme anti-covid (sulla scena, inoltre, ci sono dei minori che rappresenteranno Pablito e il fratello Rossano da piccoli, con tutte le regole di privacy che ne conseguono).

"Negli spettatori vorrei suscitare emozione – ha raccontato Veltroni nei giorni scorsi a La Nazione -. Voglio fare ricordare a tutti che splendida persona fosse Paolo Rossi. Un uomo buono, intelligente, che sorrideva agli altri". Le riprese si sposteranno dalla prossima settimana fuori Toscana, in luoghi simbolo della carriera di Pablito. Entro fine mese Veltroni e la sua troupe concluderanno la parte dedicata al girato, per passare al montaggio. "Nel film c i sarà un’alternanza fra immagini d’epoca e dei giorni d’oggi" aggiunge il regista.

Lo stesso Veltroni stasera sarà protagonista in città di un’ulteriore iniziativa. Alle 21 al Castello presenterà il suo ultimo libro "Il caso Moro e la Prima Repubblica", nell’ambito di una conversazione con la direttrice de La Nazione, Agnese Pini (prenotazione obbligatoria su Eventbrite, obbligo di green pass, consiglio di arrivare con un certo anticipo prima dell’inizio dell’incontro). Nel volume Veltroni prova a spiegare "quando e perché è finita la Prima Repubblica", ricostruendo un travagliato capitolo della storia italiana, partendo dal rapimento e dall’uccisione di Aldo Moro. "L’autore riavvolge il filo della memoria nazionale attraverso eventi e ricordi vissuti da se stesso e dai protagonisti dell’epoca – spiegano dalla casa editrice -. Veltroni intreccia così le testimonianze di Virginio Rognoni, Claudio Martelli, Emma Bonino, Beppe Pisanu, Claudio Signorile, Rino Formica, Aldo Tortorella, Achille Occhetto, Mario Segni, ma ritrova anche una rivelatrice intervista al brigatista Prospero Gallinari, carceriere dello statista democristiano assassinato".