REDAZIONE PRATO

Palla Grossa, vincono i Verdi . La finalissima è senza storia. E sugli spalti esplode la festa

Dominio fin dall’inizio sui Gialli davanti ad un grande pubblico. Agonismo, show e fair play. Risultato mai in bilico, anche se i Leoni di Santo Stefano hanno cercato sempre di reagire.

Il cielo torna a tingersi di verde sopra l’arena di piazza del Mercato Nuovo. I Draghi di San Marco annichiliscono i Leoni Gialli di Santo Stefano con un pesante 22-9 e conquistano il palio dell’edizione 2023.

Tribune gremite all’inverosimile per la finalissima. Splendido il colpo d’occhio colorato delle due curve, con striscioni, palloncini e fumogeni. Gran messere di questa speciale serata è la leggenda del calcio storico fiorentino Gianluca Lapi, ospite d’eccezione nell’arena di piazza del Mercato Nuovo. Grande tensione nell’aria prima del fischio di inizio. E poi si parte.

Primo possesso dei Draghi Verdi, che al primo affondo passano subito in vantaggio. San Marco fa valere i suoi muscoli e i suoi centimetri in battuta e comanda le operazioni nell’arena in avvio, trovando al 4’ anche il 2-0. Le posta del 3-0 e del 4-0 arrivano poco dopo. E la gara sembra incanalarsi verso i Draghi fin da subito. I Gialli di Santo Stefano faticano ad entrare in possesso della palla. Il 5-0 verde è la naturale conseguenza di questo predominio. Sulle ali dell’entusiasmo un calciante verde, Cecconi, finisce in guardiola fallendo una posta. I Leoni Gialli si trovano in superiorità numerica, ma subiscono il 6-0 al 12’.

A questo punto arriva il primo possesso dei Gialli, che realizzano il 6-1 al 15’ e tentano di riaprire il match. È solo un fuoco di paglia, perché i Draghi al 17’ realizzano il 7-1 e subito dopo l’8-1. Il dominio di San Marco prosegue quasi indisturbato e al 25’ arriva anche il 9-1. Quando i Verdi affondano fanno male alla retroguardia gialla. Quasi a metà gara però un sussulto di orgoglio dei Leoni li porta a realizzare la posta del 9-2.

Al 30’ i Verdi di San Marco si sono già riportati sul 12-2 con tre poste velocissime. La partita vive di continui capovolgimenti di fronte e i Gialli non mollano, accorciando sul 12-4 con grinta e determinazione. Al 33’ i Draghi allungano ancora sul 13-4. In campo i calcianti danno tutto, ma sempre con grande correttezza. Scontri accesi, ma tutti all’interno del regolamento. I Verdi di San Marco si portano sul 14-4, ma perdono un uomo, Mazzeo, per espulsione. I Leoni di Santo Stefano in superiorità numerica ci credono e spingono, ma incassano il 15-4 praticamente in contropiede.

La reazione è immediata e porta al 15-5, però i Verdi continuano a comandare in battuta e realizzano subito il 16-5, smorzando qualsiasi tentativo di rimonta avversaria. Arriva comunque il 16-6 dei Leoni al 43’, seguito a ruota dalle poste del 17-6, del 18-6 e del 19-6 da parte dei Verdi, che a 15’ dal termine sembrano volare verso il successo.

Santo Stefano reagisce ancora con la posta del 19-7, ma poi incassa il 20-7 in un lampo. Da lontano con la forza della disperazione i Leoni al 50’ trovano il 20-8, ma non c’è niente da fare: nell’azione successiva i Draghi infilano il 21-8 e il 22-8. Santo Stefano accorcia il passivo sul 22-9, ma alla fine a trionfare sono i Draghi Verdi di San Marco, che tornano a dominare nell’arena con una gran prova di forza.

Soddisfatto il sindaco: "Bello spettacolo, sempre corretto. Abbiamo raggiunto il giusto equilibrio. Grazie anche agli organizzatori". I Verdi hanno dedicato la vittoria al calciante Gaddo Giusti, scomparso prematuramente.

Per quanto riguarda la sfida delle tessitrici, a margine della battaglia nell’arena, il match fra rappresentante dei Gialli e rappresentante dei Rossi finisce incredibilmente in parità, ma in virtù della miglior misura raggiunta in semifinale è la tessitrice di Santo Stefano, Alice Bettini, ad aggiudicarsi la competizione e a portare una piccola gloria consolatoria al suo quartiere. I Rossi di Santa Trinita si aggiudicano invece il premio fair play dedicato alla memoria del compianto Andrea Lastrucci.

Leonardo Montaleni