
Ancora guai al Santo Stefano: spogliatoi troppo piccoli (foto di repertorio)
Prato, 6 aprile 2023 – Non solo parcheggio nel caos, ma adesso anche la situazione degli spogliatoi per i dipendenti Asl al Santo Stefano appare abbastanza macchinosa e particolarmente inadeguata. A segnalare le difficoltà dei dipendenti, in particolare quelli del comparto, è la Cisl Fp in una lettera a firma del segretario aziendale Vincenzo Paudice, inviata al direttore generale dell’Asl Toscana Centro, Paolo Morello Marchese e alla direttrice del presidio sanitario, Sara Melani, oltre che alla responsabile delle risorse umane, Arianna Tognini.
“Avendo ricevuto da più lavoratori segnalazioni in merito a difficoltà di utilizzo degli spazi adibiti a spogliatoio dovuta alla presenza di un sovrannumero di armadietti e vista la precarietà della situazione, chiediamo che l’azienda sanitaria si adoperi celermente per ottenere per ciascun operatore spazi adeguati e sufficientemente proporzionati". Che cosa sta succedendo, in pratica, nell’area del sottosuolo dell’ospedale dove si trovano gli spogliatoi per i lavoratori?
“Fin dalle prime lamentele e proteste dei dipendenti - spiega Massimo Cataldo, referente Cisl Fp per Prato ed Empoli - ci siamo rivolti alla dirigenza ospedaliera per rappresentare i disagi dei lavoratori. Negli ultimi tempi, infatti, sono stati aggiunti numero armadietti. Ciò ha comportato una riduzione di spazio a disposizione per il cambio di abiti per ciascuna persona. Tra un armadietto e l’altro si contano non più di 25 centimetri di distanza".
Dunque, un’area che si sta rivelando troppo angusta per i lavoratori che ora, oltre a doversi arrabattare a caccia di un posto auto nel parcheggio a loro riservato, debbono trovarsi in difficoltà ad inizio o a fine turno, quando debbono indossare o togliersi la divisa.
«La mancanza di spazio per i neo assunti, che fino ad ora dovevano cambiarsi gli abiti nei bagni dei reparti - afferma Cataldo - ha fatto sì che siano stati aggiunti degli armadietti nella zona spogliato. Il problema era reperire spazi idonei per potersi cambiare e l’aggiunta di questi armadietti ha portato ad un restringimento di spazi a disposizione dei lavoratori". Un problema sul quale "ci siamo confrontati con la direzione di presidio - prosegue il sindacalista - la risposta è stata che c’è la volontà di intervenire e di individuare soluzioni future, ma quello che serve sono risposte tempestive. I dipendenti non possono aspettare a lungo, ci vogliono risposte immediate anche perché questa difficoltà si va ad aggiungere a quella esistente da sempre della carenza di posti auto al parcheggio dipendenti. Una dimostrazione in più che rivela come anche le esigenze del personale sono da sempre sottostimate". Del resto non si può attendere la costruzione della palazzina esterna dell’ospedale, per la quale è attesa a giorni la firma del contratto con la romana Nbi.