Prato, giornata record al Santo Stefano. Nati sedici bimbi in appena 24 ore

Sono undici fiocchi rosa e cinque azzurri. Cavaliere, direttrice di ostetricia: "Da metà luglio si registra un aumento di nascite, con una media giornaliera di 8 parti"

Il team delle ostetriche che ha aiutato le sedici mamme a partorire

Il team delle ostetriche che ha aiutato le sedici mamme a partorire

Prato, 7 agosto 2022 - Sono undici i fiocchi rosa e cinque quelli azzurri che in appena 24 ore sono stati appesi ad altrettante culle del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale. Il miracolo di nuove vite si ripete in numeri da record al Santo Stefano, il cui punto nascita, è bene ricordarlo, è il secondo in Toscana per numerosità di parti dopo quello fiorentino di Careggi.

Una bella e buona notizia. Una giornata ha richiesto tanto impegno da parte del team di ostetricia, ginecologia e neonatologia, e che allo stesso tempo ha riempito di gioia non solo il reparto ma tutto l’ospedale. Solo uno dei sedici neonati ha avuto fretta di venire al mondo d il parto naturale è avvenuto in casa: la mamma e il bimbo sono stati trasferiti al Santo Stefano, dove sono stati accolti dall’equipe di ostetricia e sono stati sottoposti ai controlli di routine. Sia la mamma che il piccolo sono in buona salute. "La gioia del team è immensa – commenta la dottoressa Anna Franca Cavaliere, direttrice di ostetricia e ginecologia – Ogni vita che nasce è sempre un grande miracolo. Il futuro si rinnova e si garantisce grazie all’amore e al coraggio di una mamma e un papà".

Un piccolo miracolo di mezza estate che svela un’altra importante novità. Le mamme dei 16 nuovi nati sono 13 di nazionalità italiana e 3 straniere (due pachistane e un’albanese). "Da luglio abbiamo notato che c’è un incremento di nascite di bambini da genitori di nazionalità italiana. Significa forse che dopo il periodo della pandemia le coppie, oltre a tornare a sposarsi o comunque ad avviare una vita insieme, pensano a fare figli. C’è davvero una grande voglia di vita", dice la dottoressa Cavaliere. E aggiunge: "La bellezza di Prato è la multietnicità, intendiamoci. Tutto il mondo è dentro la sala parto del Santo Stefano: un valore che ci arricchisce, senza dubbio". Anche le donne che decidono di dare alla luce un figlio non si fanno intimorire dalla famosa scadenza dell’orologio biologico. "Notiamo un incremento di mamme over 40 – spiega la direttrice di ostetricia e ginecologia – è un bel dato, con punte di donne over 45. Nel caso delle sedici nascite, l’ultima mamma è stata la più giovane di appena 20 anni".

Per quattordici donne il parto è avvenuto per via naturale e solo in due casi è stato necessario ricorrere al taglio cesareo. Motivo di orgoglio per tutto il team guidato dalla dottoressa Cavaliere: a prova dell’alta qualità assistenziale garantita nel nosocomio pratese. Il peso neonatale più basso registrato nella schiera dei nuovi nati è stato di 2.360 grammi e quello più alto 3.940 grammi. La settimana gestazionale più bassa è stata di 36 settimane e tre giorni e quella più alta di 41 settimane e tre giorni. Tutte la mamme ed i bambini stanno bene e sono in buona salute. "Da metà del mese scorso contiamo una media di 8-9 parti nelle 24 ore – prosegue Cavaliere – E’ una media molto elevata che fa sperare nella voglia di tornare a fare figli, dopo il lungo periodo pandemico". La conferma è giunta anche ieri pomeriggio dal reparto di ostetricia: sono 9 le nascite registrate, delle quali due da mamme di nazionalità straniera (pachistana e marocchina). "Abbiamo vissuto una grande bella esperienza – sottolinea la dottoressa Cavaliere – All’evento della nascita hanno potuto partecipare i papà, anche nei due casi delle mamme positive al Covid asintomatiche. Il nostro ospedale resta ancora riferimento nell’azienda sanitaria come punto nascita per madri con il virus. Il tutto si è svolto nel massimo della sicurezza grazie a tutto il team di ostetriche, medici, infermieri, anestesisti e operatori socio sanitari". Ci sono state alcune mamme che hanno chiesto di poter partorire accompagnate dal sottofondo musicale preferito ed altre che hanno richiesto il ricorso all’analgesia, quando il momento era ormai opportuno. Ricordiamo che nel punto nascita del Santo Stefano nei primi sei mesi di quest’anno sono stati oltre mille i parti, un dato confortante che conferma una ripresa decisa delle nascite.

Sara Bessi