Sara Bessi
Cronaca

Ospedale blindato: telecamere e porte chiuse

Al pronto soccorso, tra due settimane, sarà attivata la videosorveglianza

Pronto soccorso

Prato, 20 ottobre 2019 - Le telecamere di videosorveglianza da installare nei punti caldi del pronto soccorso del Santo Stefano sono arrivate. Un progetto di potenziamento della sicurezza al quale sta lavorando la direzione ospedaliera e la direzione dell’Asl Toscana centro per tutelare sia gli operatori impegnati 24 ore su 24 nel pronto soccorso sia gli utenti che si rivolgono al pronto soccorso più affollato dell’azienda. Nei giorni scorsi sono stati effettuati i primi sopralluoghi da parte degli addetti dell’ufficio tecnico nella sala d’attesa, nelle corsie, nel triage e nella stanza di sbarco delle ambulanze per individuare quali fossero i luoghi precisi in cui installare gli «occhi» della videosorveglianza. Ci vorranno ancora alcuni giorni prima di poter passare alla fase di collocazione delle telecamere per poi attivarle in via definitiva. Un’iniziativa attesa almeno da oltre un anno, per la quale c’erano da sciogliere i nodi della privacy in quanto le telecamere riprenderanno un ambiente in cui vi sono lavoratori e cittadini.

«Stiamo facendo sopralluoghi in tutti i pronto soccorso dell’azienda - afferma Simone Magazzini, direttore del pronto soccorso e capo dipartimento dell’emergenza urgenza aziendale - Le verifiche sul campo sono state necessarie per individuare i punti di maggiore criticità dei pronto soccorso, i luoghi in cui si sono registrati più casi di aggressioni». Per quanto riguarda la privacy, il direttore Magazzini dice che è stata trovata la giusta quadra con i rappresentanti sindacali relativamente alle riprese nelle quali inevitabilmente finiscono anche gli operatori sanitari.

«Uno dei problemi riguardava l’utilizzo che sarà fatto di quelle immagini - spiega - Si tratta di telecamere di videosorveglianza e non di monitoraggio delle attività. Le immagini sono usate nel caso in cui ci siano degli allarmi particolari. Il nostro obiettivo è di migliorare la sicurezza nel nostro pronto soccorso, per il quale sono state già attivate altre iniziative». L’installazione delle telecamere avverrà a breve, al massimo fra un paio di settimane. Si tratta di una misura di sicurezza che va ad aggiungersi ad un’altra formula di prevenzione attivata nei mesi scorsi dall’Asl Toscana Centro e presentata nei mesi scorsi dalla nuova direttrice dell’ospedale, Daniela Matarrese.

Si tratta di due pulsanti antiaggressione posizionati al Triage, vicino ai banconi dell’accettazione. I due dispositivi sono in collegamento diretto con la centrale delle guardie giurate della Securitas Metronotte in servizio all’ospedale. L’iniziativa rientra nel piano antiaggressione aziendale per contrastare atti di violenza nei confronti degli operatori sanitari, infermieri e medici soprattutto, tra le categorie professionali più a rischio. Non solo: al Santo Stefano c’è la la presenza continuativa di due guardie armate nelle 24 ore e un’ulteriore vigilanza armata dalle 20 alle 6 del mattino, con la vigilanza nel pomeriggio prefestivo e nelle ore diurne del festivo.

Anche il posto di polizia interno è stato riattivato e questo consente di avere almeno in alcune ore durante il giorno la presenza di un paio di agenti, presenti sempr di mattina, spesso anche nel pomeriggio, dal lunedì al venerdì. Fra le altre novità per «blindare» e rendere più sicuro l’ospedale di Galciana, è stato preso un altro provvedimento che è in fase di messa a punto in questi giorni. Dal primo di novembre, infatti, è stata deciso che le porte dell’ingresso del Santo Stefano resteranno chiuse durante l’orario notturno. Le porte non si apriranno dalle 23 di sera fino alle 5 di mattina per evitare che entrino nella hall del presidio ospedaliero persone che non sono autorizzate. Sicuramente sarà attivato un citofono per poter parlare con la portineria. © RIPRODUZIONE RISERVATA