Ospedale al collasso, i letti salgono a cento Pronti 22 posti nell’ala nord del Santo Stefano

Subito 20 disponibili. Ricoveri in crescita: 80 degenti in area Covid. Il presidente Giani: "Interventi mirati per dare risposte concrete"

Contagi in crescita e la conseguente urgenza di ricoveri in ospedale ha spinto, dopo qualche giorno di incertezza, a potenziare il numero dei posti letto anche all’ospedale Santo Stefano. In area Covid, così come già annunciato ieri, saranno attivati fino ad un totale di 20 posti già nella giornata di oggi, tutti in un ‘setting’ dedicato ai contagiati. La direzione sanitaria aggiunge i 20 posti letto ai 79 dedicati fino a martedì alla gestione dei pazienti Covid in fase acuta. Già ieri il numero dei posti è stati aumentato fino a 86, dei quali 80 occupati da degenti affetti da coronavirus. Invece nella terapia intensiva i letti a disposizione dei pazienti Covid rimangono a 20: ieri ne erano occupati 16.

"Con l’ampliamento dei 20 posti letto Covid, le attività oncologiche, traumatologiche e le urgenze chirurgiche sono comunque sempre garantite", fanno sapere dalla direzione sanitaria dell’ospedale. Non è la sola novità. Il potenziamento passa anche attraverso l’attivazione di 22 posti letto Covid nell’ala nord del Santo Stefano, il Pegaso 3. Si tratta di una delle due ali realizzate a tempo di record: quella sud, vicino al pronto soccorso, è utilizzata per le vaccinazioni anti Covid. "L’attenzione della Regione continua a essere alta nella gestione quotidiana della pandemia - commenta il presidente Eugenio Giani -. I nostri interventi sono mirati a fornire risposte organizzative che tengono conto della straordinarietà degli eventi che stiamo vivendo. E’ per questo che il nostro monitoraggio è costante e spinto al massimo per programmare al meglio i nostri interventi a livello ospedaliero e territoriale, sulla base dell’andamento della curva epidemiologica". Così l’implementazione dei posti letto al Santo Stefano "risponde a questa logica organizzativa, che vede impegnati in prima linea tutti i professionisti della sanità con grande spirito di servizio e abnegazione. Questi sono fatti, concreti, reali, sotto gli occhi di tutti, e realizzati sempre in tempi record, nonostante la complessità dei tempi che viviamo", aggiunge Giani. Sul versante cure intermedie non sono previste aggiunte: all’ex Creaf sono occupati i 28 letti attivi e alla rsa La Melagrana sono 40 i degenti ricoverati. Per quanto riguarda l’attività ambulatoriale, le specialistiche saranno rimodulate e non sarà effettuata, in questo momento, l’attività programmata e non urgente, che verrà ripristinata appena possibile. In tutti i settori Covid le stanze di degenza sono predisposte con pressione negativa. La direzione sanitaria si dice pronta "ad affrontare, qualora si renda necessario, un ulteriore incremento di posti letto Covid". L’ospedale è off limits ai visitatori: possono accedere solo le persone che devono ricoverarsi o sottoporsi ad un esame diagnostico o ad una visita ambulatoriale. Il montare dell’onda pandemica spinge l’assessore alla salute Luigi Biancalani a lanciare un appello e un forte richiamo alla responsabilità individuale "affinché tutti rispettino le regole anti-contagio in qualunque luogo ci si trovi per evitare assembramenti, facile veicolo per il virus".

Sara Bessi