REDAZIONE PRATO

"Ora basta leggerezze": l’allarme dei medici

Mondanelli, vicepresidente dell’Ordine, invita al rispetto delle regole anti Covid. "Dottori sotto pressione in ospedale e sul territorio"

Dante Mondanelli, cardiologo e oggi nello staff della direzione ospedaliera del Santo Stefano, è il vicepresidente dell’Ordine dei medici di Prato. Una novità, se si considera che Mondanelli è il primo medico ospedaliero a rivestire un ruolo dirigenziale nell’Ordine professionale. "Ringrazio il presidente Guido Moradei, che mi ha dato fiducia e che mi ha concesso di fare la prima uscita pubblica dopo l’insediamento". Mondanelli ha scelto di candidarsi nella lista Ippocrate, che ha espresso i nuovi componenti del consiglio insediato a gennaio scorso. "La scelta di stare nella lista Ippocrate era impostata sulla necessità di recuperare i valori che vedono il medico asse portante del sistema sanitario di concerto con i cittadini. Altri obiettivi? Apertura ai più giovani ed abolire la divisione in categorie di professionisti ospedalieri e medici di base". L’idea di fondo condivisa da Mondanelli è "che l’Ordine deve essere la casa di tutti gli iscritti". Fra gli impegni assunti dal vicepresidente "quello di far incontrare le realtà di chi lavora in ospedale con quelle di chi lavora sul territorio dai medici di base ai pediatri agli odontoiatri, cercando il più possibile confronto e condivisione su temi a favore dei cittadini". L’Ordine dei medici non può non confrontarsi con la pandemia in corso.

"La stanchezza di una situazione dura che ci pone in prima linea da un anno è un sentimento condiviso - dice -. La pressione della terza ondata è forte sia per chi lavora in ospedale sia per chi è sul territorio. Noi possiamo segnalare questa difficoltà, ma non spetta a noi scegliere in che zona di criticità essere collocati. Possiamo dare delle indicazioni tecniche: i positivi crescono, diminuisce l’età media dei contagiati ed i ricoveri in ospedale aumentano. Certe scelte spettano alla politica. Mi rendo conto che sono difficili ma come indicazione tecnica saremmo da zona superiore rispetto a quella assegnataci". E si rivolge ai cittadini: "Da fuori non si percepiscono i sacrifici, le difficoltà della prima linea: ci raccomandiamo a tutti di evitare leggerezze che possono tradursi in aumento di contagi, come assembramenti nei parchi o alle fermate dei bus, sui mezzi di trasporto o fuori dalle scuole". Il vicepresidente ringrazia "i giovani medici delle Usca che con passione e coraggio fanno un gran lavoro, trovandosi per la prima volta ad affrontare una ’guerra’".

Mondanelli definisce importante il ruolo dei medici di base nella campagna di vaccinazione perché "nell’hub all’ex Creaf si concretizza l’incontro fra ospedale e sanità del territorio". Infine Mondanelli smentisce le false notizie che macchiano la figura dei sanitari, passati da eroi a bersagli degli haters sui social: "Secondo qualche leone da tastiera noi guadagneremmo di più etichettando molti Covid - conclude - E’ una falsità. I medici lavorano senza sosta da un anno in condizioni gravose per i dispositivi di protezione da indossare per tante ore".

Sara Bessi