Prato, omicidio nella notte: 44enne ucciso in casa con una coltellata. Ferita la compagna

La vittima è Mirko Congera. Fermato un sospetto, è un amico della coppia: un belga di 43 anni con precedenti di polizia per furto. Nell'interrogatorio l'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere

L'abitazione a Prato dove è avvenuto il delitto (Attalmi)

L'abitazione a Prato dove è avvenuto il delitto (Attalmi)

Prato, 29 settembre 2020 - Brutale omicidio nella notte a Prato. Un uomo di 44 anni, Mirko Congera, è stato ucciso a coltellate nella sua abitazione in via Firenze alla Querce. Ferita in modo grave, ma non in pericolo di vita, la sua compagna Daniela Gioitta, 42 anni,  ora ricoverata all'ospedale Santo Stefano. Congera è stato ammazzato con una coltellata alla gola. E' stata la donna a fare il nome dell'aggressore: un 43enne italiano nato in Belgio amico della coppia. Il 43enne, con precedenti di polizia per furto, è stato interrogatoro al comando provinciale dei carabinieri in via Picasso e arrestato. Al momento non sono chiari i motivi che hanno spinto il 43enne ad uccidere l'amico e a ferire gravemente Daniela Gioitta. Quel che è certo è che la la coppia ha fatto entrare in casa l’assassino. Da quel momento sarebbe poi scoppiata una lite furibonda sentita dai vicini che hanno allertato i carabinieri. I militari hanno fermato il il 43enne con ancora addosso i vestiti ancora insanguinati. Intanto il pubblico ministero di turno ha disposto l'autopsia sul cadavere di Congera. 

Il delitto è avvenuto intorno a mezzanotte e mezzo. A casa del fermato i carabinieri hanno poi trovato abiti sporchi di sangue. Un coltello, ritenuto la presunta arma del delitto, è stato invece sequestrato a casa di Congera. Sia la vittima sia il suo presunto omicida erano disoccupati. Gli investigatori stanno verificando se avessero qualche affare o attività insieme.

image

Il procuratore Nicolosi

"Abbiamo elementi che ci hanno portato all'arresto del presunto autore delll'omicidio e del tentato omicidio, un43enne che è stato condotto in carcere". Lo ha detto il procuratore di Prato Giuseppe Nicolosi. "Non è ancora chiaro il movente del delitto", ha aggiunto il procuratore: l'arrestato, ha spiegato, nell'interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere.