O flos colende. Le note sacre dei pratesi

Inizia la XXVII edizione di "O flos colende" a Firenze, rassegna di musica sacra con direzione artistica di Gabriele Giacomelli. Protagonisti i Tuscae Voces che eseguiranno opere di Biagio Pesciolini. Eventi fino a marzo con meditazioni quaresimali e concerti di musica antica.

O flos colende. Le note sacre dei pratesi

O flos colende. Le note sacre dei pratesi

Inizia oggi la XXVII edizione della rassegna di musica sacra "O flos colende" nella Cattedrale di Firenze. Promossa e organizzata dall’Opera di Santa Maria del Fiore ha la direzione artistica di un pratese, l’organista Gabriele Giacomelli (nella foto) ed è un punto di riferimento per tutti gli appassionati di musica sacra e di preziose rarità musicali. Fra i protagonisti di questa edizione ci sarà anche il gruppo pratese Tuscae Voces, diretto da Elia Orlando e nato con lo scopo di riscoprire l’opera di Biagio Pesciolini, compositore e madrigalista pratese a cavallo fra XVI e XVII secolo, che fu maestro di cappella e canonico del duomo di Prato. Nonostante la sua qualità artistica e i contatti eccellenti con la corte dei Medici e con il suo coevo Luca Marenzio la sua opera è arrivata fino ai nostri giorni in maniera frammentaria e comunque non è mai stata trascritta in notazione moderna per essere eseguita e consegnata agli onori che merita. I Tuscae Voces si esibiranno il 21 marzo, primo giorno di primavera, alle 19: il concerto sarà preceduto dalle meditazioni quaresimali del cardinale Giuseppe Betori che avranno come tema le Lettere di San Paolo. Il gruppo diretto da Elia Orlando si esibirà insieme gli Ensemble Viri Galilaei di Enzo Ventroni: eseguiranno canti gregoriani e un mottetto di Corteccia conservato nell’Archivio dell’Opera del Duomo. Il primo appuntamento con le meditazioni quaresimali a Firenze tutte a ingresso libero è oggi alle 19 con l’Opera Polifonica di Raffaele Puccianti, poi toccherà all’Ensemble di Musica Antica del Conservatorio Cherubini di Firenze (29 febbraio) all’Ensemble Baroque Lumina di Giacomo Benedetti (14 marzo), con Tuscae Voce protagonisti del concerto finale.