
Il presidente Giani, sindaca,. medici e Conad al pronto soccorso pediatrico
I bambini in sala d’attesa, ieri mattina, erano già a provare gli schermi interattivi per giocare e in questo modo la visita medica fa anche meno paura. Il pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Santo Stefano si è arricchito di strumentazioni diagnostiche ma soprattutto è stato ripensato come luogo di accoglienza per genitori e bambini o adolescenti. Grazie al risultato della campagna solidale “Una Collezione da Favola”, svoltasi nei punti vendita Conad della Toscana, che ha permesso a Conad Nord Ovest di raccogliere 228.000 euro, destinati alla Fondazione Santa Maria Nuova ETS e quindi impiegati sul pronto soccorso pediatrico. Ieri mattina c’è stata l’inaugurazione con il presidente della Regione Eugenio Giani, la sindaca Ilaria Bugetti, la famiglia Signorini di Conad, il dottor Pierluigi Vasarri, direttore del reparto di pediatria e neonatologia, Valerio Mari direttore della Asl Toscana Centro. "La Regione Toscana - ha detto Giani - continua a credere nell’importanza di sostenere progetti che pongano al centro il benessere dei cittadini, e in particolare dei bambini, che sono la nostra priorità".
La donazione di Conad oltre alla riqualificazione dei locali, ha permesso l’acquisto degli schermi, di un ventilatore polmonare, di un ecografo e di una stazione di monitoraggio. "Possiamo solo dire grazie a Conad - ha detto Ilaria Bugetti - e il messaggio più importante da mandare è il valore che assume questo luogo, quello di un ospedale che cresce. Ricordiamoci che questo spirito di collaborazione non è così scontato: è una rarità trovare impresi come Conad capaci di trasmettere il senso di solidarietà".
Una targa all’interno e una all’esterno ricordano la collaborazione di Conad.
"Lo scorso anno - ha detto il dottor Pierluigi Vasarri - sono stati accolti e curati oltre 20500 piccoli pazienti e gli interventi che sono stati resi possibili riguardano sia la logistica degli spazi sia il potenziamento delle strumentazioni diagnostiche che hanno consentito una riorganizzazione complessiva dell’attività con risvolti ampiamente positivi sia per l’operatività del personale ma soprattutto per garantire una presa in carico globale dei bambini e dei loro genitori".
M. Serena Quercioli