REDAZIONE PRATO

Nuovi poliziotti alla Questura: "Nessun rinforzo, l’organico soffre"

Il sindacato Siap: "Da considerare pensionamenti e i vincitori di concorso. Mai raggiunto il tetto di 300 unità"

Sono 16 i nuovi. poliziotti, di cui quattro ispettori, che arriveranno in Questura a Prato

Sono 16 i nuovi. poliziotti, di cui quattro ispettori, che arriveranno in Questura a Prato

"Impossibile parlare di ’rinforzi’ per la Questura di Prato. Tra gli avvicendamenti naturali e gli agenti vincitori di concorso che verranno avviati a gennaio al corso di formazione, poco resta di quello che viene definito ’rinforzo’. La condizione irrilevantemente ’favorevole’ durerà meno di due mesi". Il segretario generale regionale, Giuseppe Crupi, del sindacato di polizia Siap risponde così all’annuncio dell’arrivo, programmato dal dipartimento di pubblica sicurezza, di sedici nuovi agenti (e non 20 come scritto ieri) alla Questura di Prato.

"Concretamente, le assegnazioni a cui probabilmente fa riferimento il capogruppo della Lega, Claudiu Stanasel, – prosegue Crupi – andranno a ridurre soltanto di pochi punti la percentuale del cronico sott’organico odierno relativo al personale in servizio presso la Questura che, per cosiddetta “fascia” strutturale dipartimentale, prevede un organico di risorse umane fino a 300 unità". Le unità presenti attualmente sono invece circa 250. "Negli anni abbiamo avuto solo qualche picco fino a 280 agenti ma a 300 non siamo mai arrivati", aggiunge Crupi. Allo stesso tempo si dovono fare i conti con gli infortuni, gli influenzati, le ferie, le aspettative e via dicendo. "I cosiddetti ’indisponibili’, nella media giornaliera, si aggirano intorno alle 50 unità". Per non parlare di alcuni servizi, come la polizia stradale che fa i conti con una scopertura di organico che arriva al 30%. Numeri esigui per il sindacato che devono essere spalmati per tutte le articolazioni della Questura e per una città di quasi 200.000 abitanti.

"Non possiamo trascurare la tendenza negativa rivolta anche agli uffici delle specialità della polizia di Stato presenti sul territorio quali la polizia ferroviaria, postale e stradale, quest’ultima in estrema sofferenza per una carenza di personale che nel tempo ha superato il 30% rispetto al numero di operatori già esiguo previsto per la sezione di Prato", aggiungo dal Siap.

"Da oltre vent’anni e proprio al fine di garantire i servizi e la massima sicurezza ai cittadini, il Siap pone l’attenzione sulla necessità di considerare presidi della Polizia di Stato adeguati a governare e affrontare le pericolose criticità giornaliere originate dalle caratteristiche territoriali proprie della città e della provincia di Prato, riscontrando ad oggi e con estremo rammarico, che le specifiche sensibilizzazioni del sindacato, allo stato dei fatti, continuano a non essere meritevoli di attenzione sia in termini politici che tecnici", conclude Crupi.

L.N.