Nuova Rsa di Narnali Stop dal Genio civile per rischio idraulico

Il terreno di via Pasubio non è ritenuto idoneo al progetto. Saltano 41 posti per anziani, ma si sta lavorando a un piano B

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La Rsa di via Pasubio a Narnali non si farà più. Il piano attuativo era stato approvato dal Comune, così come la variante al regolamento urbanistico, ma dalla Regione è arrivato lo stop al progetto. Tutta "colpa" del cambio di classificazione del rischio idraulico dell’area, col Genio Civile che ha ritenuto il terreno di via Pasubio non idoneo per ospitare una residenza sanitaria assistenziale. Per il Comune significa dire addio anche alle opere di urbanizzazione: la Rsa da 41 posti letto (oltre a mensa, uffici, ambulatorio e palestra attrezzata) avrebbe portato all’amministrazione comunale la realizzazione di un parcheggio pubblico da 32 posti auto nella stessa via Pasubio. E poi la costruzione di un centro civico in zona (utile per il Comune per dismettere una struttura in affitto) e la sistemazione del verde e del relativo percorso pedonale fra via di Maliseti e via del Guado. I proprietari del terreno però non vorrebbero dovere rinunciare ai diritti edificatori. E così la prossima settimana presenteranno in commissione urbanistica una controproposta. Perché se la classificazione del rischio idraulico impedisce nell’area la costruzione di una residenza sanitaria assistenziale, consente invece di realizzare appartamenti e un po’ di commerciale. In cambio i proprietari dell’area confermerebbero tutti gli interventi già concordati: quindi la sistemazione del verde, l’aumento dei parcheggi in una zona in sofferenza di posteggi, e la costruzione e successiva cessione del centro civico.

"La proposta andrà valutata attentamente" spiega il presidente della commissione urbanistica Maurizio Calussi. "Il vecchio piano si incentrava sull’interesse pubblico derivante dalla costruzione di una struttura per anziani, ma anche sulla cessione al Comune di verde, parcheggi e di un centro civico. Adesso andrà compreso se lo stesso interesse pubblico può essere rilevato con la costruzione di case". La commissione urbanistica sarà chiamata a esprimere un parere. I privati vorrebbero costruire circa mille metri quadri di appartamenti, in una zona comunque già residenziale. "A seguito delle indicazione del Genio Civile quest’area nel piano operativo non è più edificabile" conclude Calussi. "Quindi servirebbe un’apposita variante e la creazione di una nuova area di trasformazione. La risposta del Comune dipenderà dalla valenza pubblica del piano e dalla capacità di fornire un progetto capace di portare alla città luoghi di interesse collettivo".

Stefano De Biase