Note al Garibaldi. L’inno all’amore di Benvegnù

Stasera il concerto del cantautore alle 21. Domani al ridotto del Met il ciclo "Da vivi".

Note al Garibaldi. L’inno all’amore di Benvegnù

Note al Garibaldi. L’inno all’amore di Benvegnù

Un nuovo album e un gradito ritorno sulle scene pratesi, quello del cantautore Paolo Benvegnù per il quale stasera si alzerà il sipario de Il Garibaldi (alle 21). Un concerto che promette una serata magica tutta nel segno della musica d’autore con il disco "È inutile parlare d’amore" che dà anche il nome al tour di Benvegnù e si avvale di due speciali collaborazioni, quelle con Brunori Sas e Neri Marcorè. Il cantante e musicista fondatore degli Scisma torna a Prato (l’ultima volta il 27 dicembre per il concerto pro alluvionati), sua città d’adozione, per presentare l’ultimo lavoro il cui titolo può trarre in inganno. Sì perché "È inutile parlar d’amore" è la rivendicazione dell’amore come unica possibilità in questo momento storico, per dirla con l’artista, è "un romanzo di formazione, la sceneggiatura di un film che nessuno girerà e di cui nessuno sentiva il bisogno". Un racconto al femminile in cui si afferma anzi che amare è un atto sovversivo e rivoluzionario, forse l’unica libertà. Dopo l’Ep "Solo fiori" che è valso a Benvegnù un grande plauso da parte della critica e un posto nella cinquina di finalisti delle Targhe Tenco 2023 (migliore canzone singola), il cantautore salirà sul palco del Garibaldi con quello che lui stesso definisce una potenziale opera cinematografica. "È inutile parlare d’amore", a dispetto del titolo, è un inno all’amore, un disco che indaga sulla potenza dell’immaginazione, dell’istinto, dell’accudimento verso l’altro. Prendiamo il brano "Fahrenheit 451", in cui un gruppo di uomini si tramanda a memoria le opere letterarie del passato, segretamente, visto che la lettura è diventata un crimine capitale. Poi c’è il brano "Oceano" che nasce dalla collaborazione con Brunori Sas mentre "27/12" contiene l’altro duetto presente nell’album, stavolta con Neri Marcorè. Il costo del biglietto è di 20, 70 euro.

Dal Garibaldi al ridotto del Metastasio per un nuovo appuntamento domani alle 18 con il ciclo "Da vivi. Il miracolo della finitezza" promosso dal Metastasio con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. Fra gli interventi, quello dei docenti Riccardo Conte, Carlo Sini e Florinda Cambria insieme all’autore e poeta Tommaso Di Dio.