Niente sezioni e aule con ‘qr code’. La "Mazzei" è entrata nel futuro

La scuola media fa parte della rete Dada. Stanze tematiche e pareti colorate in base alla materia

Niente sezioni e aule con ‘qr code’. La "Mazzei" è entrata nel futuro

Niente sezioni e aule con ‘qr code’. La "Mazzei" è entrata nel futuro

Una classe senza zaino sotto il banco. Studiare spostandosi, con i libri di testo, nelle aule "dedicate" alle singole materie. La scuola media "Filippo Mazzei" di Poggio a Caiano è entrata nella rete Dada (Didattiche per Ambienti Di Apprendimento) e sulla porta delle aule non vedrete più i cartellini "1 A" o "1 B", "2 C" o "3 D": le sezioni non esistono e ogni stanza è dedicata ad una materia, ha un QR Code che fornisce informazioni sulla lezione in corso e l’orario e il colore delle pareti varia a seconda della disciplina che vi si insegna. E’ un piccola ma grande rivoluzione didattica alla quale in Toscana hanno aderito l’Istituto Comprensivo di Figline Valdarno, seguito adesso dall’I.C. Filippo Mazzei per la provincia di Prato. Il dirigente scolastico, dottor Alessandro Lattanzi, insieme alla vicepresidente Daniela Romolini, ha lavorato un anno al progetto partecipando a incontri di formazione, convegni, sono stati cercati i finanziamenti tramite Pnrr e poi seguite le fasi dell’allestimento. Non è solo un rinnovamento degli ambienti ma un cambiamento radicale della didattica dove resta l’uso di carta, penna e libri ma è rafforzata l’integrazione dello studio attraverso i tablet. Ieri mattina questo modello di Scuola 4.0 è stato presentato al sindaco Riccardo Palandri e agli assessori.

"Gli studenti – sottolinea il dirigente Lattanzi – per fare lezione si devono spostare da un’aula all’altra, lo zaino è sistemato negli armadietti, così come le cartelline di educazione artistica in un apposito spazio e con questa libertà di circolazione diamo loro fiducia che siamo sicuri venga ricambiata. Non solo più bella, la scuola Mazzei è anche più sicura, dato che l’edificio, a settembre, è stato oggetto di lavori di messa in sicurezza statica".

Le famiglie hanno appoggiato l’ingresso della scuola nella rete Dada e acquistato gli Ipad per i figli: "Sono ‘blindati’ con le applicazioni della scuola – spiega la professoressa Romolini - e noi docenti durante la lezione possiamo vedere i ragazzi connessi, cosa fanno e interagire con loro e viceversa. Infine, è stata creata un’aula all’aperto nel giardino della scuola, dove portare i ragazzi a fare lezione". Un breve video "La bellezza digitale del Dada" mostra come erano le classi prima della "trasformazione" in aule che vanno oltre la multimedialità. Soddisfatti e incuriositi il sindaco Riccardo Palandri e l’assessore all’istruzione Patrizia Cataldi: "E’ un progetto che siamo sicuri porterà benefici alla scuola ma soprattutto ai ragazzi che sono gli uomini e le donne del domani".

M. Serena Quercioli