L’anno prossimo ricorrerà il cinquantesimo anniversario della collocazione dell’opera di Moore a Prato. Era il 1974, infatti, quando la "Forma squadrata con taglio" realizzata dell’artista inglese Henry Moore (1898-1986) arrivò in piazza San Marco e venne collocata nell’esatto punto in cui anticamente sorgeva la Porta Fiorentina. Ancora oggi l’opera rappresenta uno dei massimi esempi di scultura contemporanea monumentale in Italia. Fu acquistata dal Comune di Prato, con il sostegno di alcuni industriali locali, al termine della celebre mostra tenutasi al Forte Belvedere nel 1972. Il taglio del nastro nel 1974 avvenne alla presenza dell’allora sindaco di Prato, Giorgio Vestri, del vescovo Pietro Fiordelli, dei
rappresentanti dell’Unione industriali e ovviamente dell’artista Henry Moore che nell’occasione si fece accompagnare dalla vedova dell’amico e collega Lipchitz.
Il "buco" di Moore è diventata nel tempo uno dei simboli di Prato. L’opera si presenta con una forma esterna quadrata sospesa da una apertura circolare di grandi dimensioni, che fa da cornice creando un collegamento tra scultura e paesaggio. Realizzata in marmo di Carrara, alta cinque metri è composta da trenta blocchi.