REDAZIONE PRATO

Museo della natura morta Finalmente la riapertura

Visitabile dopo due anni e mezzo di stop fra Covid e mancanza di personale. Più ampi gli orari anche per la Villa Medicea: la chiusura è solo il martedì

Finalmente si può visitare di nuovo il Museo della Natura Morta di Poggio a Caiano e la Villa Medicea estende i suoi orari di apertura: entrambi saranno aperti dal martedì alla domenica. A dare l’annuncio ieri è stato il sindaco di Poggio Francesco Puggelli. "Uno dei patrimoni dell’Umanità viene restituito ai cittadini – ha detto –: una notizia che tutti aspettavamo. Il museo era chiuso dai primi mesi del lockdown, ma ora finalmente le oltre duecento opere della sua collezione, rappresentazioni dell’incredibile varietà della natura medicea uniche al mondo, tornano visibili. Il ringraziamento va al ministero della Cultura e alla direzione dei Musei per lo sforzo fatto in questa direzione aumentando il personale a disposizione. Abbiamo una grande fortuna – ha concluso –, la disponibilità a due passi da casa di tanto splendore, di uno scrigno culturale, artistico e storico di grandissimo valore, che inserisce Poggio a Caiano a pieno titolo nell’offerta turistica della piana fiorentina".

Si chiude con un lieto fine un doloroso capitolo nella gestione e valorizzazione dei beni culturali. I due anni di emergenza Covid hanno pesato molto sul personale del complesso mediceo. Nel 2019 erano stati messi a bando a livello nazionale 1052 posti di lavoro per il Mibact e per colpa della pandemia tutto l’iter ha subito pesanti ritardi, bloccando il turn over e le sostituzioni dei dipendenti in pensione. I lavoratori della Villa e del suo Museo erano rimasti otto, a fronte di una pianta organica di sedici. Nei mesi scorsi lo stesso Puggelli ha scritto sia al ministro alla cultura Dario Franceschini sia al presidente della Regione Eugenio Giani, proponendo una convenzione con il Comune, in modo da superare gli enormi ostacoli della burocrazia ministeriale. "Il Polo museale fiorentino gestisce oltre 50 siti. Questa centralizzazione dei beni non può funzionare. Vanno rimesse in gioco le comunità locali. Allo Stato la tutela, al Comune la valorizzazione", aveva ribadito Puggelli.

Dopo due anni e mezzo l’emergenza aperture è così finalmente superata, ma per la valorizzazione dello splendido complesso mediceo si potrebbe – si dovrebbe – fare senza dubbio di più. Il Museo che finalmente torna visitabile nelle sedici sale del secondo piano della villa raccoglie le nature morte e i dipinti di soggetto naturalistico appartenuti ai Medici. La collezione copre una cronologia che va dalla fine del Cinquecento alla metà del Settecento. Di particolare pregio le opere di Bartolomeo Bimbi, inclusi i celebri Campionari dei frutti prodotti nel Granducato di Toscana, veri capolavori della natura morta italiana.