MONICA BIANCONI
Cronaca

Muore nel centro cinofilo E nessuno sa dire perché

La storia del cane Adel, ritrovato senza vita dai proprietari al rientro dalle vacanze "Troppi punti oscuri, abbiamo deciso di fare denuncia per avere giustizia"

di Monica Bianconi

Adel, un cane di razza salmoiedo, avrebbe proprio ora compiuto 6 anni. Avrebbe sì, perché i suoi padroni l’hanno trovato morto, al rientro dalle vacanze, all’interno del centro cinofilo dove l’avevano lasciato per il periodo delle ferie estive. Una morte che ha lasciato sconvolta tutta la famiglia. "Dopo che Adel è entrata a far parte della nostra famiglia - spiega Daniela Scognamiglio, proprietaria del cane - ci siamo affidati ad un’educatrice, ed è tramite lei che abbiamo conosciuto questo centro cinofilo in provincia di Firenze. Adel è stata lì in più di un’occasione, lasciarla non è mai stato facile, ma stavamo insieme sempre, ma ci pareva una struttura ben tenuta e gestita da professionisti, cosa che ci ha evidentemente tratto in inganno". Daniela e la sua famiglia avrebbero dovuto riabbracciare Adel il 9 agosto, quando una telefonata della Municipale li ha avvertiti che il cane era morto. "Insieme a mio marito e mio figlio maggiore - continua Daniela - siamo andati al centro cinofilo, Adel giaceva morta nel prato. Non potrò mai dimenticare la sua espressione. Una morte improvvisa, c’è stato detto inizialmente, fulminante. Il suo ultimo viaggio con noi - continua Daniela - è stato da cadavere. Avvolta come un salame in coperte e sacchi dell’immondizia, l’abbiamo trasportata all’Istituto zooprofilattico di Scandicci per l’autopsia". Il risultato dell’autopsia per la famiglia stato agghiacciante: l’animale era in uno stato di decomposizione avanzato, tale da ricondurre la sua morte a 24-48 ore prima di quando era stato loro riferito dal centro. Questo ha reso impossibile stabilire la causa della morte da parte dei sanitari dell’Istituto. "Possibile che nessuno del centro si sia accorto di nulla - prosegue Scognamiglio - che non sia stato chiamato un veterinario, che il cane, peraltro sanissimo, sia stato lasciato morire in quel modo? Troppe cose non tornano e noi vogliamo andare fino in fondo alla questione". La famiglia ha sporto denuncia verso la persona a cui era stata affidata Adel, ai Carabinieri di Iolo e alla Municipale di Calenzano, competente per il territorio, e segnalato l’episodio alle guardie zoofile. "Adel per noi non era solo un cane, era un membro della nostra famiglia e quello che chiediamo è solo un po’ di giustizia per lei. Ad oggi troppi aspetti di questa vicenda restano oscuri, perché dal centro cinofilo ci hanno dato versioni contrastanti, contraddette dai risultati dell’autopsia che ci hanno gettato nello sconforto più totale. Il dolore è grande, dopo l’autopsia Adel è stata smaltita da Alia come un qualsiasi rifiuto. Ci è rimasta solo la sua medaglietta".