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Muore in auto a 28 anni: "Ivan ci mancherà tanto. Era un bravo ragazzo"

Niccolai viveva ad Agliana ma lavorava come magazziniere a Poggio a Caiano. Il ricordo del titolare: "Non ci posso ancora credere che non lo vedremo più".

Muore in auto a 28 anni: "Ivan ci mancherà tanto. Era un bravo ragazzo"

Una tragedia che ha lasciato sgomenta la comunità di Quarrata dove Ivan Niccolai viveva con la famiglia. Ivan, 28 anni, magazziniere in un negozio a Poggio a Caiano, ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto ad Agliana domenica sera. Il giovane era uscito di casa intorno alle 20,30. Erano circa le 21,30 quando è accaduta la tragedia: la sua auto ha improvvisamente sbandato finendo oltre un argine e rovesciandosi. Ivan ha perso la vita sul colpo. A quanto sembra da una prima ricostruzione non sarebbero coinvolti altri veicoli, ma per capire meglio la dinamica i carabinieri stanno cercando testimonianze anche attraverso eventuali telecamere nei paraggi dell’incidente. Ivan Niccolai, che aveva scelto di diventare cuoco studiando all’Istituto Alberghiero Martini di Montecatini Terme, dopo il diploma aveva lavorato nell’ambito ristorazione per un periodo a Lucca, dove per la sua ottima preparazione professionale era stato notato da uno chef che lo aveva inserito nello staff di un ristorante di hotel in Arabia Saudita. Qui era rimasto per qualche anno finché non aveva deciso di tornare in Italia. Da quasi due anni lavorava come magazziniere per il negozio di abbigliamento Milano 51 in via Vittorio Emanuele II a Poggio a Caiano e ieri titolari e dipendenti erano sconvolti. "E’ tutto il giorno – dice Derek Simoni, uno dei titolari – che guardo il giubbotto giallo appoggiato sulla sedia che Ivan indossava ogni giorno in magazzino e penso che non lo indosserà più, che non lo rivedremo più. Ivan si era ambientato subito e adattato ad un cambiamento di vita, aveva imparato velocemente ad utilizzare il nostro gestionale di magazzino che è anche molto complesso ed aveva determinazione e volontà". Ivan infatti dopo l’esperienza di chef si era ritrovato a ricominciare da zero. Come primo lavoro aveva trovato questo come magazziniere e l’aveva accettato subito. "Proprio due settimane fa - prosegue il ricordo di Derek – mi disse che voleva godersi la compagnia dei genitori: ’Se non me li godo ora, a 28 anni, quando potrò farlo?’, aveva detto. E la sera spesso era lui che preparava la cena per tutti a casa. Lui era felice di essere tornato a vivere in famiglia. Parlava bene l’inglese, era sempre disponibile, un bravo ragazzo e come lui nel mondo del lavoro ce ne sono pochi. Siamo devastati. Ivan ci mancherà tanto".

Daniela Gori

M. Serena Quercioli