Multiutility e Borsa. Biffoni: "Aspettiamo il parere dei tecnici". Mazzetti: "Pd miope"

Dopo la frenata del partito regionale il sindaco ribadisce: "Approfondimenti ancora in corso, non c’è nessuno stop". La deputata di Forza Italia: "L’odio per i privati è più forte di prima".

Un atto di forza maldigerito da molti. C’è malumore in più aree del Pd di Prato dopo il comunicato stampa dei dem toscani in cui si è annunciata, dopo un vertice con molti sindaci dell’area metropolitana, la scelta di "sospendere la procedura per la quotazione in Borsa della multiutility toscana dei servizi pubblici, per approfondire il tema del finanziamento con le varie ipotesi sul tavolo". Una scelta annunciata come condivisa con tutti i partecipanti al vertice toscano, ma che in realtà ascoltando le reazioni di più amministratori presenti all’incontro sembra avere ben poco di condiviso.

Il primo a chiarire che nulla è cambiato rispetto alle scorse settimane è il sindaco Matteo Biffoni che ricorda come "già da tempo ci sia in atto una valutazione complessiva sullo strumento più idoneo per finanziare la multiutility" e che quindi "non c’è alcuna sospensione alla quotazione in Borsa, perché tutti gli approfondimenti tecnici sono ancora in corso". Sulla stessa lunghezza d’onda è anche l’intervento del sindaco di Firenze, Dario Nardella: "Nella riunione organizzata dal Pd non abbiamo mai parlato di stop alla quotazione in Borsa – dice –, ma abbiamo deciso unanimemente di prenderci tutto il tempo necessario per approfondire ogni forma tecnica che può essere messa in campo per il finanziamento del piano industriale della nuova multiutility".

Sia Biffoni che Nardella quindi si smarcano dal comunicato del segretario regionale Pd Emiliano Fossi. E anche Alia fa chiarezza: "L’azienda conferma di essere unicamente impegnata nell’elaborazione di un serio piano industriale, con l’obiettivo di definire una strategia solida e coerente per il futuro di un progetto fondamentale, che faccia della Toscana la regione più sostenibile del Paese, contenga e riduca le tariffe dei servizi pubblici e garantisca la qualità del lavoro – sottolineano da via Paronese –. In questa prospettiva stiamo già lavorando per conseguire efficienze e riorganizzare le 67 società coinvolte e per presentare, entro il mese di ottobre, un piano industriale che definisca strategie, obiettivi e possibilità di sviluppo della multiutility, indichi possibilità di finanziamento e permetta agli azionisti di effettuare le migliori e più opportune valutazioni per la definizione di una visione a lungo termine basata sulla crescita, la qualità, l’innovazione e la tutela dell’ambiente".

Se il Pd si divide, Forza Italia va all’attacco. La deputata Erica Mazzetti parla di "no ideologico alla quotazione in Borsa" dimostrando come il Pd sia "completamente miope". "Altro che nuovo corso – aggiunge –, l’odio per i privati è più forte di prima". Critici anche gli azzurri Francesco Cappelli e Silvia Guarducci. "Continuando così il Pd affosserà il progetto della Multiutility Toscana ancor prima che veda la luce – dicono –. Il no alla quotazione in Borsa è una scelta ottusa e anacronistica e priverà la multiutility delle risorse necessarie per far fronte agli investimenti in impianti per rifiuti ed energia, oggi del tutto carenti".