I misteri del Mostro di Firenze raccontati da Brogioni al Rotary club Prato

A quarant'anni dal delitto di Travalle, che colpì direttamente Prato, esaminati documenti e giornali dell'epoca con sguardo all'intera serie di omicidi e all'ispirazione esercitata dalla vicenda in tutto il su cinema de letteratura

Stefano Brogioni durante la serata al Rotary club Prato

Stefano Brogioni durante la serata al Rotary club Prato

Prato, 23 ottobre 2021 - I quarant'anni dal delitto di Travalle, attribuito al Mostro di Firenze sono stati al centro della conviviale del Rotary club Prato di martedì 19 ottobre. Relatore Stefano Brogioni,  prima firma della cronaca giudiziaria de La Nazione, che da anni studia e racconta gli sviluppi della serie di duplici omicidi che investì la Toscana fra il 1968 e il 1985. Partendo dal delitto avvenuto il 22 ottobre 1981 alle porte di Prato, di cui restarono vittime Stefano Baldi e Susanna Cambi, l'incontro si è ampliato agli esiti giudiziari "pochissimo convincenti" dell'intera vicenda per sfociare nell'interesse che la serie di delitti avvenuta in Toscana ha suscitato in tutto il mondo nella letteratura e nel cinema.

La serata dedicata ai delitti del Mostro al Rotary club Prato

Fondamentali in questo senso i contributi degli ospiti che hanno accompagnato Brogioni: l'avvocato Vieri Adriani che tutela le famiglie delle vittime francesi del 1985, ha letto passi della sentenza di condanna dei cosiddetti "compagni di merende", mettendone in risalto evidenti e stridenti lacune e contraddizioni.

Cappelletti, Adriani e Brogioni al Rotary club Prato

Il blogger Francesco Cappelletti, curatore di https://insufficienzadiprove.blogspot.com/?m=1 ha parlato fra l'altro di come la vicenda stia tuttora ispirando autori di opere letterarie, cinematografiche, di graphic novel specie nei paesi anglosassoni. La proiezione di documenti e foto d'epoca e delle pagine de La Nazione del tempo hanno stimolato domande e interventi dei soci alle quali I tre esperti hanno fornito puntuali e stimolanti risposte. Resta la certezza che sul caso la verità processuale passata in giudicato oltre vent'anni fa, non appare soddisfacente, lasciando intatto il mistero  e aperti i più disparati scenari.

La "platea" che ha seguito la conviviale