
Mattia Van Glabbeek
Prato, 31 maggio 2022 - Mattia Van Glabbeek, il pasticcere di 31 anni stroncato da un malore nella notte di domenica 22 maggio, è morto per un edema polmonare dovuto, con tutta probabilità, a uno shock anafilattico. E’ questa la conclusione a cui è giunta il medico legale Luciana Sonnellini che è stata incaricata dalla Procura di Prato di eseguire l’autopsia per stabilire le cause del decesso dell’uomo. Mattia era giovane e non aveva patologie pregresse. La morte è arrivata del tutto inaspettata tanto che parenti e amici non riescono a farsene una ragione e hanno chiesto di indagare. Il medico legale si è preso qualche giorno in più per poter stabilire che cosa abbia potuto scatenare uno shock anafilattico così potente da causare la morte improvvisa di Mattia. Il pm Valentina Cosci ha aperto un fascicolo ma solo come atto dovuto per poter eseguire gli accertamenti e dare risposte sul decesso del giovane uomo.
Nessuna ipotesi di istigazione al suicidio e tanto meno di collegamento con il vaccino aniticovid (che Van Glabbeek aveva fatto a dicembre) è stata presa in considerazione dagli inquirenti.
Resta da capire se lo shock anafilattico possa essere attribuito a qualcosa che Van Glabbeek ha ingerito (cibo o medicinali) o se, ipotesi però molto remota, possa essere stata la puntura di qualche insetto o animale. Mattia Van Glabbeek, con un passato da ex rugbista e la passione per la bicicletta, è morto nel sonno, nella sua casa di Naranali, nella notte fra il 21 e il 22 maggio. Sono stati i colleghi di lavoro dell’uomo ad accorgersi che qualcosa non andava quando non lo hanno visto arrivare al lavoro. A quel punto è scattato l’allarme ed è stata fatta la terribile scoperta.