Morto nel sonno a 31 anni, l'ultimo saluto. "Mattia seminava gioia. Vogliamo la verità"

A Prato il funerale di Mattia Van Glabbeek, l'ex rugbista morto nel sonno a 31 anni. I genitori attendono l’esito dell’autopsia, che è stata disposta dalla pm Cosci

A Narnali il funerale di Mattia Van Glabbeek

A Narnali il funerale di Mattia Van Glabbeek

Prato, 28 maggio 2022 - Bart, il padre, ha tenuto la propria mano sinistra sulla bara per l’intera funzione. Quasi a voler rimarcare la solidità di un legame indissolubile, durato per trentuno anni. E se la famiglia cerca ancora una risposta definitiva alle domande, sarà l’esito dell’autopsia a fornirla: adesso è il momento del cordoglio. Il mondo del rugby (e non solo) piange Mattia Van Glabbeek, morto nel sonno all’età di 31 anni: tanti i presenti ieri, nella chiesa di Narnali dove si sono svolti i funerali. C’erano numerosi ex compagni di squadra del Gispi, gli stessi che nel 2005 vinsero con lui il campionato nazionale U15. Tutti loro, insieme ai compagni di tante pedalate (dopo aver abbandonato la palla ovale, aveva scoperto la passione per il ciclismo) si sono stretti attorno ai genitori Bart Van Glabbeek e Rossana Coli e ai parenti, alcuni dei quali giunti dall’Olanda.

Mattia Van Glabbeek morto a 31 anni
Mattia Van Glabbeek morto a 31 anni

Lacrime, ricordi per chi lo ha conosciuto e uno stesso quesito: cosa ha portato alla morte un 31enne che aveva fatto della pratica sportiva la più grande passione della propria esistenza, fra nuoto, rugby e bici? Mattia, che lavorava come pasticcere, è stato trovato privo di vita domenica scorsa nella sua casa di Narnali. Una scomparsa improvvisa per cui la pm Valentina Cosci ha fatto richiesta di autopsia. L’esito dell’esame autoptico, eseguito dalla dottoressa Luciana Sonnellini, sarà comunicato entro i prossimi sessanta giorni: i prelievi istologici e gli esami tossicologici potranno rivelare qualcosa di più sulle cause della morte.

I genitori vogliono fare luce sulla causa che ha strappato alla vita il loro unico figlio e (soprattutto la madre, assistita dall’avvocato Miriam Pizzilli) sincerarsi del fatto che non ci sia alcuna correlazione fra il ciclo vaccinale anti Covid e il decesso. Si era parlato di un possibile esposto in procura al quale starebbe pensando il padre, ma al momento non risulta che sia stato presentato. "Non ci posso ancora credere. Lo avevo visto solo poche ore prima, con un gran sorriso. Lo stesso che riservava a chi gli voleva bene: Mattia ha seminato ovunque gioia e amore – ha affermato il padre al termine del funerale – ha dato tanta felicità e tante soddisfazioni sia a me che a sua madre. Non ci sono ragioni, non c’è giustizia per quel che è successo. Bisogna accettarlo, purtroppo. Cosa farò nei prossimi giorni? Prenderò la mountain bike e seguirò un itinerario che Mattia stesso mi aveva consigliato tempo fa. Lo voglio ricordare così".

La comunità della palla ovale pratese dovrebbe ricordarlo con una celebrazione al campo "Chersoni" di Iolo il 13 giugno.