Prato, è morto il "Sernesi": la città dice addio allo storico fioraio Riccardo Gori

L'uomo, nel settembre del 1954, aveva cominciato a lavorare nel negozio in piazza Duomo per poi rilevarlo negli anni settanta

Riccardo Gori, lo storico fioraio di piazza Duomo

Riccardo Gori, lo storico fioraio di piazza Duomo

Prato, 25 novembre 2022 - Era l’uomo dei fiori e quando si era ritirato aveva scelto un paesino del pistoiese con un bel giardino per continuare a vivere circondato dalla natura. Riccardo Gori, dal settembre del 1954 conduttore del negozio di fiori Sernesi in piazza Duomo, fondato nel 1934 da Cesare Sernesi, e poi da metà degli anni ’70 titolare dell’attività, si è spento all’hospice La limonaia a 81 anni.

Per una vita intera è stato il fioraio di Prato guardando scorrere la vita della città dall’osservatorio privilegiato della piazza, circondato dalla bellezza delicata delle peonie che amava tanto e da quella dirompente di quei fiori che, pur non avendo tanta vita, rischiarano i giorni con la loro bellezza. Erano i suoi preferiti.

E’ il figlio Giacomo a raccontare Riccardo, conosciuto come "Sernesi" proprio per la lunghissima gestione dello storico negozio nel cuore della città. "Entrò a lavorare da giovane e lì dentro conobbe anche mia madre – cominciano i ricordi – Mi ha insegnato l’abnegazione, la forza, ad affrontare la vita sempre a viso aperto, con lealtà ed onestà. Avendo cominciato a lavorare presto, frequentò anche le scuole per fioristi in tutta Europa, entrando poi proprio nel gruppo dei fioristi europei".

Tra i ricordi cari alla famiglia, "il matrimonio di David Bowie in Toscana, per il quale il babbo fornì i fiori – racconta ancora il figlio – o le nozze d’argento a Firenze del vice presidente della Warner Bros, o ancora quando offrì delle rose alla regina d’Olanda, senza dimenticare la fornitura di fiori per un G7 a Firenze".

Un’attività radicata nel tempo che Riccardo Gori aveva chiuso nel 1989 cedendo lo storico negozio di piazza del Duomo, per riaprire poi negli anni novanta in via Ferrucci un’attività a cui aveva dato un nome che ricordava gli inizi, "Piazza Duomo" appunto. Attività chiusa poi nel 2006 per ritirarsi definitivamente al Melo, nel pistoiese, a curare il suo giardino.

La salma è esposta alle cappelle della Misericordia, che cura il servizio funebre, mentre il funerale è in programma sabato 26 novembre, alle 10, in cattedrale.

Il figlio Riccardo, che ha deciso di seguire un’altra strada rispetto a quella del babbo, lo saluta così: "Mi resteranno di lui l’umiltà e la forza, la sua grande passione per quello che faceva e anche per il calcio: il babbo era un grande tifoso interista".