Morici in Alexo. Dipendenza digitale e ironia

Claudio Morici presenta un monologo su dipendenza digitale e intelligenza artificiale, esplorando il confine tra l'umano e l'automa. Una riflessione sulla solitudine e sui desideri di contatto in tempo di pandemia. Lo spettacolo è in programma fino a domenica al Teatro Magnolfi.

Morici in Alexo. Dipendenza  digitale e ironia

Morici in Alexo. Dipendenza digitale e ironia

Continua la programmazione del Teatro Metastasio. Fino a domenica l’appuntamento è al teatro Magnolfi di via Gobetti con lo scrittore, giornalista, autore e attore di teatro e televisione Claudio Morici (nella foto) e il suo monologo Alexo. L’eclettismo di Morici colora con corrosiva e cinica comicità una riflessione su dipendenza digitale e intelligenza artificiale nata in tempo di pandemia: si tratta di un monologo fatto di tante piccole gag che lo vede duettare sdoppiandosi in scena con un assistente vocale sui generis, Alexo, tra disagio, solitudini, bisogno d’affetto, desideri di contatto e abuso di tecnologia. E’ la storia di un artista che durante il lockdown, per sconfiggere la solitudine, compra dal cinese sotto casa la versione maschile e farlocca del più noto assistente vocale, con prestazioni molto diverse da quello originale, che meglio si addicono a un italo-cinese, romano di Torpignattara, autonomo e ribelle, soprattutto se di mezzo c’è una bella ragazza. L’effetto della tecnologia sulla vita del ‘duplice personaggio’ in scena denuncia la lievità del confine tra l’umano e l’automa e la conseguenza di un deserto esistenziale che pone un profondo allarme sul futuro della nostra sfera relazionale.

Gli spettacoli come di consueto sono in programma stasera e domani, giorni feriali, alle 20.45, sabato alle 19.30 e domenica alle 16.30. Lo spettacolo è una produzione Teatro Metastasio, le luci sono a cura di Massimo Galardini.