Montemurlo, Calamai si ricandida: "Un dovere continuare il percorso"

L’assemblea del Pd gli ha riconfermato la piena fiducia. Il segretario Biagioni: "Esempio per tutta la provincia"

"Il mio obiettivo è quello di continuare a far crescere Montemurlo affinché possa essere ancor di più una città bella, completa e a misura di persona. I montemurlesi dovranno continuare ad essere al centro della nostra attenzione e del nostro lavoro". È Simone Calamai il candidato sindaco del Partito Democratico alle prossime elezioni amministrative di Montemurlo. L’assemblea del PD ha ufficializzato all’unanimità la candidatura, riconfermando al sindaco uscente la piena fiducia per il lavoro svolto in questi anni.

Ieri poi, lo stesso Calamai ha ufficializzato la sua candidatura in una conferenza stampa con vari esponenti del Pd locale, fra cui il segretario montemurlese Alberto Vignoli, e quello provinciale, Marco Biagioni, ricevendo anche l’appoggio dei sindaci che lo hanno preceduto, Umberto Orlandi, Ivano Menchetti e Mauro Lorenzini. "La ricandidatura è per me motivo di orgoglio. Continuerò a lavorare con questo stesso spirito nell’interesse esclusivo dei cittadini, che ringrazio per i consigli e le segnalazioni che ci hanno permesso di lavorare al meglio per il territorio. Incrementeremo le occasioni di ascolto e partecipazione - ha spiegato Calamai –. Ritengo la mia ricandidatura anche un dovere per completare un percorso impostato insieme che ha già dato una serie di importanti risultati a partire dal nuovo centro di Montemurlo, un luogo simbolo che racchiude l’impegno per il verde, l’attenzione per le aree pubbliche, per il decoro e la sicurezza, per i servizi, per il benessere e la socialità". Cinque i punti strategici sui quali si concentrerà l’impegno di Calamai per i prossimi cinque anni. Il primo è il tema dei servizi di qualità per i cittadini. Il secondo è quello del Pnrr e di come investire i 15 milioni di euro intercettati, che dovranno concretizzarsi in nuovi spazi pubblici e servizi per i cittadini ed andranno a disegnare la ’Montemurlo del 2030’. Il terzo punto è legato alla tutela del territorio, specie dopo l’alluvione dello scorso novembre. Il quarto è la valorizzazione dell’ambiente e della collina montemurlese, mentre l’ultimo riguarda la ’rigenerazione urbana’ con attenzione allo sviluppo economico e al lavoro.

"Montemurlo è un esempio per tutta la provincia. Il principio della prossimità si esprime attraverso quell’idea che non si lascia indietro nessuno e che attraverso l’ascolto si possono migliorare le condizioni di tutti. – ha chiosato il segretario provinciale Biagioni –. Auspico che sia lo stesso progetto che riusciremo a portare avanti in tutti i Comuni pratesi chiamati al voto".

L.M.