
Riccardo Agabio si è spento all’età di 89 anni. Dall’81 viveva a Prato
Mondo dello sport italiano in lutto per la scomparsa, a 89 anni, di Riccardo Agabio, pratese di adozione e grande dirigente che ha avuto anche l’onore di guidare il Coni per poco più di un mese nel 2013 fino all’elezione avvenuta il 19 febbraio di quell’anno di Giovanni Malagò. Sarebbe però riduttivo, ricordando la sua grande carriera, citare solo questo episodio. Agabio infatti è stato prima atleta della nazionale di ginnastica, vantando partecipazioni a Mondiali ed Europei, poi tecnico della squadra azzurra femminile dal 1963 al 1969, quindi vicedirettore tecnico della stessa sezione dal 1970 al 1973, anno in cui ha assunto l’incarico di direttore tecnico nazionale del settore, ricoperto fino al 1983. Nel 1984 passò ai ranghi dirigenziali venendo eletto consigliere nazionale, mentre il 17 dicembre 2000 diventa il 26° presidente della Federazione Ginnastica d’Italia. Il 19 dicembre 2004 viene confermato alla presidenza, dopo aver vinto tre medaglie ai Giochi di Atene (l’oro di Igor Cassina alla sbarra, l’argento delle Farfalle della ritmica e il bronzo agli anelli di Jury Chechi). Il 20 dicembre 2008 inizia il suo terzo mandato e, nel dicembre 2012 (dopo il bronzo di Matteo Morandi agli anelli e dell’Insieme dei piccoli attrezzi a Londra), viene rieletto per la quarta ed ultima volta, lasciando nel dicembre del 2016 con un bilancio di ben 409 podi all’attivo, di cui 5 olimpici. Divenne pratese, lui sardo di nascita, nel 1981, quando da Roma si trasferì nella nostra città seguendo sua moglie, Adriana Biagiotti, gloria della nostra ginnastica vantando quattro titoli italiani assoluti e la partecipazione alle Olimpiadi del 1968. La carriera dirigenziale di Agabio fu anche strettamente legata al Coni, dal momento che nel 2005 divenne membro della giunta nazionale ed il 20 aprile 2006 venne eletto vicepresidente vicario dello stesso comitato olimpico. Cavaliere delle Repubblica per meriti sportivi dal 1970, Stella d’Oro al merito sportivo dal 2002, commendatore al merito della Repubblica Italiana dal 2005, nel 2018 Agabio fu insignito anche del Collare d’Oro, la massima onorificenza sportiva italiana. Il presidente del Coni Malagò per ricordarlo ha disposto in questo week end un minuto di silenzio su tutti i campi sportivi. Numerosi i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia, fra cui quello di Grazia Ciarlitto, presidentessa dell’Etruria e madre dell’olimpionica Marta Pagnini, e di Urano Corsi, a cui aveva lasciato da pochi mesi la presidenza del comitato di Prato dell’associazione degli insigniti delle Stelle al merito sportivo. I funerali di Agabio si terranno domani alle 10.45 alla chiesa dei Santi Martiri in via Medaglie d’oro 42. Le condoglianze più sentite alla famiglia anche da parte della nostra redazione. Massimiliano Martini