Il culturista stalker allontanato dalla palestra

Pedina e molesta la ex dopo la fine della relazione. Ora l’uomo è indagato e per lui è già scattato anche il divieto di avvicinamento

stalking (foto di repertorio)

stalking (foto di repertorio)

Prato, 23 ottobre 2019 - E’ stato allontanato anche dalla palestra che frequentava da tempo in modo da impedirgli di avere contatti con la sua ex compagna. E’ l’ennesima misura cautelare emessa dal gip Francesco Pallini, su richiesta del pm Laura Canovai, per violenza privata e stalking nei confronti di un uomo pratese di 31 anni, che avrebbe, secondo l’accusa, perseguitato l’ex fidanzata, anche lei pratese di 37 anni. Entrambi sono bodybuilder, tanto che la relazione fra i due è cominciata proprio fra gli attrezzi della palestra. La cura del corpo e il bodybuilding erano le passioni che accomunavano i due e fra un esercizio e un altro ben resto l’amicizia si è trasformata in qualcosa di più. 

L’uomo e la donna, più grande di lui, hanno cominciato a frequentarsi e dopo poco sono andati a vivere insieme. Ma la relazione è sempre stata piuttosto turbolenta, come ha poi raccontato in seguito la donna in sede di denuncia di fronte alla squadra mobile pratese. I fatti risalgono a qualche mese fa quando la coppia viveva ancora insieme.

Una sera, durante l’ennesima litigata, l’uomo scaraventa la fidanzata sul letto e le tiene la testa pigiata contro le coperte. La donna si sente mancare l’aria e, a fatica, nonostante l’enorme mole fisica dell’uomo, riesce a liberarsi dalla presa e a mettersi in salvo. Acciuffa il telefono nel tentativo di chiamare la polizia ma il culturista glielo strappa di mano e lo butta dalla finestra. E’ la fine della relazione. La donna lo lascia senza denunciare quell’episodio violento da cui esce indenne. L’incubo, però, non è finito. Anzi, è solo l’inizio.

L’ex comincia ad appostarsi sotto casa sua. La segue quando esce, la pedina dappertutto, va negli stessi locali dove la donna ha appuntamento con le amiche. La molesta in palestra perché, nel frattempo, entrambi frequentano lo stesso centro sportivo.

La misura è colma. La donna si sente limitata nei suoi spostamenti, ha paura e vive in uno stato di ansia continua. Così decide di recarsi alla polizia, dove sporge denuncia. Anche in questo caso, come sta succedendo da tre mesi a questa parte, scatta il «codice rosso», la nuova legge sui maltrattamenti e violenze. Il pm Canovai fa la richiesta della misura preventiva, il divieto di avvicinamento alla persona offesa, sia da casa sua sia dalla palestra che l’uomo frequentava da tempo. La rapidità della misura arriva grazie alla nuova legge varata a inizio agosto che ha portato a un aumento incredibile delle denunce. Solo a Prato siamo su una media di almeno una al giorno.