
Milano Unica anche quest’anno vedrà una nutrita presenza pratese con 101 aziende in fiera. Appuntamento da martedì a giovedì in un quadro internazionale ancora molto incerto
Prato, 28 gennaio 2024 – Da una fiera all’altra. Dopo Pitti Filati da marted ì al 1° febbraio si svolgerà la 38a edizione di Milano Unica, la settimana successiva, dal 6 all’8 febbraio, Première Vision.
Le due fiere sono incentrate sulla primavera-estate 2025. Le imprese del distretto a Milano Unica sono 101, in forte incremento rispetto al 2023; 20 invece quelle che presenzieranno a Première Vision, viceversa in netta contrazione.
Per i produttori pratesi di tessuti i primi 9 mesi del 2023 (i dati del 4° trimestre non sono ancora disponibili) portano il segno meno, per quanto moderato: rispetto allo stesso periodo del 2022 - anno particolarmente positivo per il comparto - la produzione in volume è scesa del 3%, l’export in valori del 5,4%. Valori, questi, sostanzialmente in linea con i dati italiani e con la tendenza generale del mercato della moda.
«Il 2023 non è stato un anno dei migliori, anche se i dati che lo riguardano risultano comunque sviliti dal confronto con il 2022, che ha segnato la forte ripresa del post-pandemia. Per capire bene cosa è accaduto negli ultimi tre anni e cogliere la ‘normalità’ dell’andamento post-pandemico andrebbero considerati tutti insieme, di seguito, il 2021, 2022 e 2023 – commenta il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Maurizio Sarti –. Ci aspettiamo che i dati del 4° trimestre 2023, non ancora disponibili, siano per produzione ed export in leggero arretramento rispetto ai precedenti e che quindi sarà confermata la chiusura dell’anno con il segno meno.
Sui risultati dell’ultimo scorcio del 2023 ha inciso in parte anche l’alluvione di novembres. Rinnovo la mia solidarietà ai colleghi, produttori finali e terzisti, e mi fa molto piacere che anche imprese che sono state duramente danneggiate dall’alluvione siano riuscite a riorganizzarsi per essere con noi tutti in fiera".
Sarti analizza poi le prospettive future: "Anche per questa prima parte del 2024 le previsioni sono all’insegna della cautela, tuttavia i segnali che arrivano dalle ultime fiere, da Pitti Uomo a iniziative promozionali di nicchia, inducono a un moderato ottimismo per la seconda parte dell’anno. Attualmente gli ordini sono pe r volumi generalmente piccoli e i clienti sono prudenti e misurati. Le sorprese non mancano: la situazione di Suez, del tutto imprevista, se non si risolverà presto provocherà aumenti dei prezzi delle materie prime, con i prevedibili effetti sui costi di produzione. Inoltre temi come quelli delle norme sull’end of waste tessili e della responsabilità estesa del produttore saranno cruciali per il futuro del distretto: ci stiamo lavorando con continuità e determinazione".
«Le fiere che si stanno per aprire sono fondamentali come indicatori degli umori dei mercati – aggiunge il presidente di Pratotrade Giovanni Gramigni – Intanto considero un successo che siano con noi anche i colleghi che hanno subito danni diretti o indiretti per l’alluvione".
Secondo Gramigni "emerge con chiarezza dai dati di partecipazione come la sintonia fra Prato e Milano Unica stia crescendo, a fronte di una Première Vision che a sua volta si configura come fiera grande ed eterogenea, globalizzata e articolata". La forza del distretto, nella visione del presidente di Pratotrade, "è l’attenzione per la sostenibilità, non solo nel pur importantissimo riciclo delle fibre ma anche per gli investimenti fatti sulla tutela delle risorse idriche, sull’ottimizzazione dei consumi energetici, sull’utilizzo delle sostanze chimiche meno impattanti. In una fase storica in cui la sostenibilità è centrale, noi produttori di tessuti pratesi ci troviamo nel posto giusto al momento giusto, quello più idoneo per intercettare la domanda più evoluta e sensibile al tema".