Meteorite caduto vicino a Prato, gli esperti: si trova probabilmente fra Oste e Lucciano

L’attrito con l’atmosfera potrebbe averlo ridotto alla dimensione di un uovo. Al via le ricerche

Meteorite

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Prato, 4 ottobre 2021 -  «Si tratta di una piccola roccia di colore nero intenso che probabilmente odora di zolfo. Chiunque la trovi è pregato di mettersi in contatto con il Museo di scienze planetarie. Noi siamo già al lavoro per battere la zona con una squadra e lo faremo anche nei prossimi giorni. Sarà la nostra principale occupazione". Marco Morelli, direttore della Fondazione Parsec, spera che la meteorite caduta nella piana tra Prato e Pistoia possa essere presto recuperata.

"Ogni bolide che cade, viene studiato e diventa per noi studiosi un’importante fonte di informazioni per la scienza e per l’esplorazione dello spazio – aggiunge Morelli – Quest’ultimo è di piccolo dimensioni, stimate in 30 grammi, quindi difficile da individuare specie se fosse finito sul tetto di un capannone o in una zona con fitta vegetazione. Inoltre se fosse metallica peserebbe di più e quindi sarebbe più piccola rispetto a una carbonacea. La traiettoria è stata rilevata dalle telecamere della rete Prisma e dai calcoli, tenendo conto anche del vento, si potrà restringere la zona della caduta a un’elisse lunga un km e mezzo e larga 500 metri. Per organizzare le ricerche effettueremo una riunione operativa martedì (domani, ndr )".

La rete Prisma intercetta nel cielo italiano bolidi che potenzialmente possono arrivare al suolo una-due volte l’anno. Viaggiano a velocità estreme, fino a 72 chilometri al secondo, e a contatto con l’atmosfera si scaldano e diventano incandescenti a causa del fortissimo attrito. Il bolide, particolarmente luminoso, precipitato la notte del 1° ottobre, intorno alle 3 del mattino, ha attraversato il cielo, avvistato da ben otto telecamere della rete Prisma situate in Toscana e nel centro Italia (San Marcello Pistoiese, Navacchio, Scandiano, Cecina, Camerino, Chianti, Piombino, Perugia). "Gli esperti della rete Prisma coordinata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica dopo l’analisi preliminare della meteora, che inizialmente doveva pesare circa un chilo e mezzo, hanno stabilito che dovrebbe essere caduta in un’area compresa tra le località di Lucciano (Pistoia) e Oste (Prato). Ed è lì che la stiamo cercando – sottolinea il direttore del Parsec, Morelli – Le probabilità di trovare in breve tempo un oggetto così piccolo sono molto basse, ma dopo il fortunato ritrovamento a Carpi del 2020 ci speriamo tutti".

Alla Fondazione Parsec l’allerta è cominciata ieri con le prime conferme di Prisma. Già da ieri sono iniziate le ricerche sul campo e domani si terrà la riunione operativa per organizzare l’esplorazione al suolo attraverso un’app che permetterà di tracciare le zone già setacciate. Intanto i sindaci di Montemurlo e Quarrata – due dei Comuni coinvolti dall’area delle ricerche - hanno già assicurato la loro disponibilità a collaborare. "Sono sicuro che molti appassionati astrofili si uniranno alle ricerche, ogni aiuto è prezioso. Ma chiunque dovesse trovare una piccola pietra con le caratteristiche di una meteorite, un sasso ricoperto da una patina scura e con gli angoli smussati, deve subito avvertirci, magari inviando una foto – prosegue Morelli – Mi preme sottolineare che il valore commerciale delle meteoriti è molto basso rispetto a quello scientifico". Le meteoriti infatti – anche se ridotte dall’impatto con la’tmosfera a dei sassolini – sono vere e proprie miniere di informazioni sul nostro universo e sulla sua evoluzione. Chi trovasse o pensasse di averne trovata una, non deve toccarla con le mani, ma fotografarla e chiamare il Museo di Scienze Planetarie al numero 335 8486580 o inviare una mail a [email protected] oppure a [email protected].  

Elena Duranti