SILVIA BINI
Cronaca

Mercato della casa 2024 vendite a picco ma i valori non calano. L’affitto è senza crisi

L’analisi del presidente Fiaip Prato: "Leggera ripartenza dopo l’alluvione del 2023 che aveva fermato gli affari". Nell’ultimo trimestre del 2024 ripresina delle compravendite, grazie ai tassi di interesse dei mutui.

La Federazione degli agenti immobiliari professionali ha illustrato i valori di mercato

La Federazione degli agenti immobiliari professionali ha illustrato i valori di mercato

Mentre gli affitti non conoscono crisi, le comparvendite dopo lo stop del 2023 dovuto all’alluvione, hanno ripreso vigore solo nell’ultima parte dell’anno grazie anche all’accesso più agevole dei mutui. In partcolare il mercato immobiliare della provincia di Prato ha vissuto un inizio di 2024 complicato, segnato da un netto calo delle compravendite che hanno registrato -13,3% rispetto all’anno precedente. Gli effetti della calamità che si è abbattuta su Prato e provincia a novembre 2023 insiema ai timori legati all’alluvione si sono fatti sentire fino alla metà dell’anno, con un clima di incertezza che ha frenato le transazioni e ridotto la fiducia degli acquirenti.

Tuttavia, l’ultimo trimestre del 2024 ha mostrato segnali incoraggianti di ripresa, grazie soprattutto alla riduzione dei tassi di interesse sui mutui, che hanno reso più accessibile l’acquisto di un’abitazione. Un esempio concreto è il caso di un appartamento di 80 metri quadri nel centro storico di Prato, che a inizio anno faticava a trovare acquirenti nonostante un prezzo di 2.400 euro/mq, mentre negli ultimi mesi è stato venduto rapidamente grazie a condizioni di finanziamento più favorevoli. La situazione non è stata comunque omogenea in tutta la provincia. Montemurlo ha registrato la contrazione più marcata delle compravendite, con molti proprietari restii a vendere a prezzi più bassi. Al contrario, Montalbano e Prato hanno visto un calo meno pronunciato, con segnali di stabilità già dal secondo semestre.

L’area della Val di Bisenzio, storicamente caratterizzata da un numero più contenuto di compravendite, ha rappresentato un’eccezione: qui il mercato ha mostrato una sostanziale stabilità, con addirittura un leggero incremento delle transazioni.

"Dal punto di vista delle quotazioni, i prezzi di vendita sono rimasti pressoché invariati, con qualche ritocco al ribasso in alcune zone", spiega Filippo Mannelli, presidente di Fiaip Prato. Pietà e Castellina restano le zone più quotate con i valori massimi sul nuovo compresi tra 3000 e 3400 euro, così come in altre zone semicentrali, come Ferrucci e Montegrappa, i valori si sono mantenuti tra i 2.400 e i 2.800 euro/mq. Via Pistoiese si mantiene su valori stabili da 2200 euro/mq il nuovo fino a 1100 al mq da ristrutturare.

Se il mercato delle compravendite ha attraversato una fase di difficoltà, quello degli affitti si è invece dimostrato estremamente dinamico. Gli immobili in locazione vengono assorbiti rapidamente, spesso in pochi giorni dalla loro immissione sul mercato. "Da notare l’esiguo stock residenziale. La seconda metà del 2024 tuttavia ha mostrato una maggiore dinamicità nelle transazioni. Tuttavia, la burocrazia rimane un ostacolo per la dinamicità del settore. Le procedure per il recupero degli immobili in caso di morosità sono ancora lente e macchinose, penalizzando sia i proprietari che chi è alla ricerca di un alloggio disponibile", aggiunge Mannelli.

Il 2024 si chiude quindi con un bilancio in chiaroscuro: se da un lato la ripresa delle compravendite fa ben sperare per il futuro, dall’altro permangono criticità, in particolare nella gestione delle locazioni e nella disponibilità di immobili sul mercato. Il 2025 sarà l’anno della conferma di questa ripresa o di nuove sfide per il settore.

Silvia Bini