
Un vaccino
Prato, 15 ottobre 2015 - Assalto alle prenotazioni per la vaccinazione contro la meningite di tipo C. E dopo l’ultimo caso registrato a Pisa con la bambina colpita da meningite di tipo B e ricoverata all’ospedalino Meyer di Firenze, c’è da aspettarsi il tutto esaurito anche stamani al Dipartimento di prevenzione di via Lavarone. Lo scorso giovedì sono state ben 500 gli appuntamenti che gli operatori del Dipartimento hanno dato ad altrettanti cittadini che si sono presentati di persona allo sportello. E c’è da aspettarsi una massiccia affluenza anche oggi allo sportello preposto per fissare la data dell’iniezione del vaccino contro la meningite di tipo C, che pochi giorni fa ha strappato agli affetti dei propri cari una giovane mamma di Seano. Gli appuntamenti si possono prendere sia per telefono il lunedì, il martedì e il mercoledì dalle 8,30 alle 13 (0574805317), che di persona il giovedì, appunto, e il venerdì dalle 8,30 alle 12 alla sede di via Lavarone.
Intanto, c’è anche chi si lamenta perchè non riesce a prendere un appuntamento telefonico al numero dell’Asl per fissare la data in cui effettuare il vaccino contro la meningite. A segnalare il caso è l’ex consigliere comunale Gianluca Banchelli che da quando è morta la 44enne di Seano (dieci giorni fa) ancora non è riuscito a fissare un appuntamento in via Lavarone. «Il numero predisposto dall’Asl non squilla nemmeno – racconta Banchelli – dà costantemente occupato e non serve a niente provare di continuo a chiamare. Sembra quasi staccato. Ora non so come comportarmi perchè vista la situazione credo sia meglio evitare d’andare di persona. E poi il mio medico di base non ha aderito al programma di vaccinazioni della Regione. Non resta quindi che sperare che qualcuno prima o poi risponda a quel numero». Va detto anche che Banchelli non è l’unico a lamentarsi per le difficoltà nel farsi rispondere al telefono da via Lavarone.
Restando in tema di vaccinazioni, da segnalare anche il caso dei genitori di un bambino di 15 mesi che avrebbe dovuto in questi giorni effettuare un richiamo. La coppia invece si è ritrovata con l’appuntamento per metà marzo 2016. L’Asl spiega che «è tutto in regola» e che «per alcuni richiami non ci sono problemi e la somministrazione si può fare dopo 6 mesi o un anno».