Medici, sbloccate le assunzioni: "E servono infermieri a partita iva"

Via libera per 31 dottori dell’emergenza da attingere dalla graduatoria. L’appello di NurSind per il comparto

Medici, sbloccate le assunzioni: "E servono infermieri a partita iva"

Medici, sbloccate le assunzioni: "E servono infermieri a partita iva"

Carenza di medici ed infermieri nella sanità pubblica: un nodo che l’Asl Toscana centro punta a risolvere con gli strumenti messi a disposizione dalla Regione. E così sul fronte medico sono stati attivati 10 incarichi di lavoro autonomo da destinare ai pronto soccorso aziendali: di questi 4 erano in scadenza e sono stati rinnovati, i restanti 6 saranno incarichi nuovi. A ciò si aggiunge il via libera da parte della Regione all’assunzione di 31 medici da destinare all’emergenza urgenza. "Una richiesta – fanno sapere dall’azienda – che si è tradotta in una delibera regionale di assenso. Tale richiesta di 31 nuove unità è stata inviata dalla Ausl Estar che sta già procedendo nel chiamare i medici dalla graduatoria (novembre 2023) a partire da coloro che hanno già conseguito la specializzazione". In questi giorni l’Asl Centro attende le risposte degli interessati, ricordando che per "quanto riguarda il fabbisogno e le relative assegnazioni nei vari pronto soccorso (8) vengono seguite le indicazioni del dipartimento di emergenza e urgenza". Anche il pronto soccorso di Prato è una sede dove saranno chiamati i medici dalla graduatoria: qui al momento sono 5 i professionisti con contratto a 8 ore alla settimana, ma la speranza è che l’organico vada a potenziarsi con medici di ruolo.

NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche, chiede che la Regione apra a soluzioni simili anche per gli infermieri facendo riferimento all’annuncio dato dall’Asl Centro sulla volontà "di ricorrere all’attivazione di incarichi libero-professionali a medici, con uno stanziamento di quasi 350mila euro, per tamponare la carenza di dottori nelle corsie".

"Siamo esterrefatti per la decisione dell’Asl di limitare alla professione medica l’attivazione di incarichi liberi professionali – commenta Giampaolo Giannoni, segretario regionale del NurSind –. In Toscana mancano più di 7mila infermieri e il personale negli ospedali è costretto a turni di lavoro con prestazioni aggiuntive per riuscire a coprire le esigenze dei reparti, pronto soccorso in primis". Secondo NurSind è una decisione tanto più incomprensibile se consideriamo che arriva a seguito dell’introduzione di una normativa nazionale, recepita dalla Regione, con delibera, che prevede anche per le aziende del servizio sanitario regionale la possibilità di assumere infermieri in regime libero-professionale.

"Siamo disorientati – dice Giannoni – e spiace constatare che ancora una volta in Regione si fanno due pesi e due misure". Non una guerra tra medici e infermieri, conclude Giannoni ma si tratta di "due professionalità diverse che lavorano fianco a fianco. Come sindacato denunciamo la volontà della Regione di non trovare soluzioni di pari dignità per il problema della scarsità di personale. Ricorrere agli infermieri in regime libero-professionale potrebbe rappresentare una soluzione tampone in attesa delle assunzioni".

Sara Bessi