Matteo Valdambrini condannato a 5 anni e 8 mesi: pena quasi dimezzata in Cassazione per il ‘Diavolo’ di Prato

Il 27enne a processo con l’accusa di essere il presunto capo di una setta e di aver costretto i suoi adepti a subire atti sessuali

Matteo Valdambrini

Matteo Valdambrini

Prato, 23 maggio 2024 – Cinque anni, otto mesi e un giorno. È stata quasi dimezzata in Cassazione la condanna inflitta a Matteo Valdambrini, il 27enne di Prato finito a processo con l’accusa di essere il presunto capo di una setta e di aver costretto i suoi adepti a subire atti sessuali dopo averi convinti di essere il ‘Diavolo’. 

La Suprema Corte ha portato la pena a 5 anni, 8 mesi e 1 giorno con l’accusa di riduzione in schiavitù che ha assorbito anche il reato di violenza sessuale contestato dalla Procura fiorentina. La pena era fissata in 6 anni e 8 mesi di reclusione, ridotta ora per il periodo della misura cautelare sofferta.

In appello Valdambrini aveva avuto per le due imputazioni 10 anni e 4 mesi. Il 27enne si costituirà nelle prossime ore nel carcere milanese di Bollate. Valdambrini era stato arrestato dalla squadra mobile di Firenze nel giugno del 2020. In primo grado, il giovane era stato condannato in abbreviato a 6 anni per cinque delle tredici violenze sessuali contestate e assolto dall'accusa di riduzione in schiavitù. In secondo grado appunto la pena era stata di 10 anni e 4 mesi perché la Corte d'assise d'appello di Firenze lo aveva riconosciuto colpevole di entrambe le imputazioni.