
I biscotti di Prato e, nel riquadro, il francobollo
Prato, 30 settembre 2016 - «Tutti i pratesi devono essere fieri di questo piccolo grande simbolo della città. In questo francobollo con il sacchetto blu c’è la storia ultracentenaria del biscottificio Mattei, la costanza e l’amore della famiglia Pandolfini che lo gestisce tuttora ma c’è anche un po’ di noi, di Prato». Matteo Biffoni spiega così l’importanza del francobollo dedicato ai 150 anni del biscottificio ed emesso ieri – in 600mila esemplari del valore di 95 centesimi l’uno – dal ministero dello sviluppo economico nella serie “Le eccellenze del sistema produttivo” (non più di 5 all’anno e nel 2016 sono stati premiati anche la pasta De Cecco e lo speck Alto Adige, mentre nel 2015 tra gli altri, la Nutella e la Ferrari).
C’erano tutti e quattro i fratelli Pandolfini alla cerimonia in palazzo comunale: Letizia, Elisabetta, Marcella e Francesco. A far da portavoce della famiglia è Elisabetta: «Ci sentiamo importanti per la storia della città e siamo consapevoli che questo è un riconoscimento per il biscottificio ma anche per tutte le persone che ogni volta che in via Ricasoli sentono il profumo dei cantucci si sentono a casa – spiega – Oggi, 29 settembre, sarebbe il compleanno di nostro nonno Ernesto, che è cresciuto proprio in via Ricasoli sopra la bottega. Fu garzone del fondatore Antonio Mattei fin quando il biscottificio passò in mano alla nostra famiglia. Anche mio padre ha lavorato tutta la vita per il biscottificio e sicuramente sarà felice dal cielo di tutto questo, lui che i francobolli li collezionava fin da bambino».
E c’è commozione nel salone e ci sono applausi alla storia, alla tradizione e alla patria dei biscotti. Per l’occasione è stato fatto uno speciale annullo filatelico in palazzo comunale e all’interno del negozio. Giampiero Nigro ha parlato dell’amicizia tra Mattei e Artusi, e dei clienti illustri come Herman Hesse. Alla cerimonia erano presenti anche Pietro La Bruna di Poste Italiane, e il sottosegretario del ministero dell’economia, Antonello Giacomelli con delega alle comunicazioni e alla filatelia, orgoglioso del risultato. «Un francobollo è una cosa solenne - ha detto - E’ il segno tangibile dello Stato che esprime ammirazione e gratitudine, per quanto il biscottificio Mattei ha prodotto nel corso del tempo».