Prato, tremila volantini in italiano e cinese: "I cani non si picchiano"

La campagna del Comune contro i maltrattamenti. Consigli quasi banali, ma evidentemente non troppo. Soprattutto per gli stranieri

Cuccioli in una foto di repertorio

Cuccioli in una foto di repertorio

Prato, 31 gennaio 2020 - Un vademecum scritto in cinese e in italiano, nel quale sono indicate le più basilari norme di comportamento per i padroni dei cani a cominciare dalla regola numero uno che - un po’ a sorpresa visto che dovrebbe essere scontata - indica il divieto di maltrattare gli animali, tenerli in isolamento e abbandonar li. Regole minime di civiltà che dovrebbero essere alla base di qualsiasi ragionamento quando si decide di acquistare un animale e che invece a Prato diventano materiale per tremila brochure che saranno distruibite soprattutto fra i cittadini della comunità cinese.

Insegnare ai padroni dei cani che i loro animali non devono essere picchiati né abbandonati, che vanno portati all’aria aperta e nutriti, può suonare strano, ma qui bisogna fare i conti con la realtà. "Prima di comminare sanzioni è giusto informare i cittadini - spiega Maurizio Vannucchi, direttore Sanità Veterinaria e Igiene della Asl -. La comunità cinese ha per cultura un atteggiamento diverso dal nostro verso gli animali, per questo abbiamo pensato ad una campagna informativa che possa insegnare loro come si tiene in maniera correta un animale". Accanto all’attività di informazione va comunque avanti anche quella di controllo e represione: in un anno le guardie Enpa hanno effettuato 400 controlli dietro segnalazioni mirate e in 164 casi è scattato un procedimento mentre sono 16mila gli euro incassati con le multe. "Dei cani iscritti all’anagrafe canina dell’Asl il 25% appartiene a cittadini cinesi e la percentuale di restituzione di cani persi è del 70%, percentuale che potrebbe crescere di almeno dieci punti - aggiunge Vannucchi - se fosse possibile rintracciare i cittadini cinesi, cosa che spesso non accade".

Le brochure saranno distribuite all’interno delle scuole e la campagna sarà accompagnata da una lettera del sindaco, oltre che negli edifici pubblici, nelle farmacie, e se ne occuperanno anche i volontari delle varie associazioni canine cittadine, gli educatori del canile Il Rifugio, i veterinari dell’Asl e l’ufficio immigrazione del Comune. "All’interno della brochure è possibile trovare diverse indicazioni sugli obblighi di chi possiede un cane, i divieti, le regole per il trasporto, l’iscrizione all’anagrafe canina, i comportamenti da adottare in luoghi pubblici all’aperto o nelle abitazioni, le sanzioni e gli indirizzi utili per qualunque tipo di informazione e aiuto", interviene l’assessore alla città curata Cristina sanzò. "E’ necessario, nella comunità in cui viviamo, intervenire su più fronti interfacciandosi con culture diverse dalla nostra e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti potrà far cresce la consapevolezza e di conseguenze portare ai giusti comportamenti". Soddisfazione anche dal sindaco Biffoni: "Continueremo a fare del nostro meglio per dare a chi possiede un cane servizi e spazi adeguati e la formazione e l’informazione necessarie". Basterà? Silvia Bini © RIPRODUZIONE RISERVATA